Asia: allerta crisi alimentare e disponibilità delle risorse nel continente
La Banca Asiatica per lo Sviluppo ha pubblicato uno studio riguardo la gestione delle
risorse alimentari e le prospettive di crescita future nel continente asiatico. Il
problema fondamentale che emerge dal documento, riportato dall'agenzia Misna, è la
disponibilità limitata di risorse nell’area a fronte di richieste sempre crescenti:
al momento l’Asia racchiude oltre il 60% della popolazione del pianeta con un consumo
di poco più del 50% di tutto il cibo prodotto nel mondo, questa disparità è possibile
perché il 14% della popolazione asiatica, 733 milioni di persone, vive nella povertà
assoluta e sono oltre 500 milioni a soffrire la fame. La crescita economica che sta
rapidamente coinvolgendo l’area, si prevede che nel 2050 oltre la metà del Pil globale
sarà prodotto in Asia, e il fisiologico incremento della popolazione, porteranno a
un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione ma aumenteranno esponenzialmente
i consumi, il problema rilevato dallo studio della Banca Asiatica per lo Sviluppo
è quindi produttivo: le risorse dell’area non sono al momento capaci di affrontare
una richiesta tanto grande di risorse alimentari. Le proposte per far fronte alla
situazione sono molte, tutte rivolte ad un miglioramento dell’efficienza delle colture
e dello sfruttamento delle risorse idriche, che in alcuni Paesi sono già sfruttate
oltre il 90%. L’Asia, rileva il documento, è anche un Paese di grandi contraddizioni
e i governi si ritrovano a combattere le sfide sanitarie legate alla fame insieme
a quelle legate all’obesità, appannaggio delle classi più agiate della popolazione
asiatica. (D.P.)