In Siria la liberazione del giornalista Quirico, mentre si combatte nell’antica cittadina
cristiana di Maalula
Dalla Siria stanotte è arrivata la notizia della liberazione del giornalista italiano
Domenico Quirico e del cittadino belga Pier Piccinin sequestrati da 5 mesi. Nessuna
notizia invece sulla sorte del gesuita padre Dall’Oglio, di due vescovi di Aleppo
e due sacerdoti e sarebbero almeno 24 i giornalisti sia siriani sia stranieri, sequestrati
negli ultimi 12 mesi. Il servizio di Marina Calculli:
L’America si
prepara al voto del Congresso, mentre la Russia, alleata del regime, ha già detto
che difenderà l’alleato in caso di strike militare da parte di Washington. L’offensiva
diplomatica John Kerry va avanti: dopo aver convinto molti governi europei, il segretario
di stato americano cerca il consenso degli arabi e a Parigi ha incontrato il segretario
generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi. Ma anche in seno alla Lega le divisioni
sono molte: i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo, con Arabia Saudita e
Qatar in testa, vogliono un intervento immediato. Scettici invece Giordania e Libano
che, confinanti con la Siria, temono che il conflitto possa tracimare sui propri territori
nazionali. Intanto in Siria non si arrestano i combattimenti: dopo una dura battaglia
con le forze governative, i ribelli hanno preso il villaggio a maggioranza cristiana
di Maloula, a nord di Damasco. Alcuni dei ribelli sono i jihadisti del fronte al-Nousra.
Maaloula è ricca di monasteri antichi e qui si parla ancora l’aramaico, la lingua
del Cristo. Da ieri tutti gli abitanti hanno lasciato il Paese.