In prima pagina ampio spazio viene dedicato alla Veglia per la pace in piazza San
Pietro: “Preghiera e digiuno per ottenere la pace. E in tutto il mondo si leva la
voce degli uomini di buona volontà sui silenzi dei potenti e sul fragore delle armi”
si legge nel titolo dell'articolo di apertura.
Nella pagina della cultura,
Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ricorda la Pacem
in terris, mentre l'arcivescovo di Monreale Michele Pennisi riflette sull'importanza
della formazione di una coscienza collettiva nell'articolo intitolato “Globalizzazione
e comunità di popoli”.
Un filo ideale, si legge nella pagina seguente, lega
Damasco a Roma; un’intensa celebrazione di preghiera e digiuno per la pace si è tenuta
infatti alle 13 di sabato 7 settembre nella grande moschea degli Omayyadi. L’evento
è stato voluto e presieduto dal Gran Muftì di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, leader
spirituale sunnita, alla presenza di capi religiosi musulmani sunniti, sciiti, alawiti,
ismaeliti, drusi e anche di rappresentanti di altre religioni, come ebrei e cristiani.
Padre
Manuel Nin, a pagina 6, cita le omelie di Andrea di Creta per la Natività della Madre
di Dio, “Colei che generò la Parola eterna fattasi carne”, mentre nell'articolo “Non
c’è cristiano senza Gesù” viene riassunta l'omelia della Messa a Santa Marta, in cui
Papa Francesco ha proseguito la riflessione su Gesù sposo della Chiesa.
Di
Siria si continua a parlare a pagina 7: il cardinale Robert Sarah, presidente di Cor
Unum, parla della sua visita ai campi i profughi, nel febbraio scorso, per portare
la solidarietà del Papa, mentre Nicola Gori intervista suor Marta Luisa Fagnani, la
superiora delle trappiste italiane che otto anni fa, lasciando il loro monastero di
Valserena in Toscana, hanno scelto per la loro vita contemplativa un piccolo villaggio
siriano vicino al confine con il Libano.