2013-09-07 15:30:58

Oggi su "L'Osservatore Romano"


In prima pagina ampio spazio viene dedicato alla Veglia per la pace in piazza San Pietro: “Preghiera e digiuno per ottenere la pace. E in tutto il mondo si leva la voce degli uomini di buona volontà sui silenzi dei potenti e sul fragore delle armi” si legge nel titolo dell'articolo di apertura.

Nella pagina della cultura, Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ricorda la Pacem in terris, mentre l'arcivescovo di Monreale Michele Pennisi riflette sull'importanza della formazione di una coscienza collettiva nell'articolo intitolato “Globalizzazione e comunità di popoli”.

Un filo ideale, si legge nella pagina seguente, lega Damasco a Roma; un’intensa celebrazione di preghiera e digiuno per la pace si è tenuta infatti alle 13 di sabato 7 settembre nella grande moschea degli Omayyadi. L’evento è stato voluto e presieduto dal Gran Muftì di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, leader spirituale sunnita, alla presenza di capi religiosi musulmani sunniti, sciiti, alawiti, ismaeliti, drusi e anche di rappresentanti di altre religioni, come ebrei e cristiani.

Padre Manuel Nin, a pagina 6, cita le omelie di Andrea di Creta per la Natività della Madre di Dio, “Colei che generò la Parola eterna fattasi carne”, mentre nell'articolo “Non c’è cristiano senza Gesù” viene riassunta l'omelia della Messa a Santa Marta, in cui Papa Francesco ha proseguito la riflessione su Gesù sposo della Chiesa.

Di Siria si continua a parlare a pagina 7: il cardinale Robert Sarah, presidente di Cor Unum, parla della sua visita ai campi i profughi, nel febbraio scorso, per portare la solidarietà del Papa, mentre Nicola Gori intervista suor Marta Luisa Fagnani, la superiora delle trappiste italiane che otto anni fa, lasciando il loro monastero di Valserena in Toscana, hanno scelto per la loro vita contemplativa un piccolo villaggio siriano vicino al confine con il Libano.







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