Il professore Marco
Lombardi, docente di Gestione della crisi e comunicazione del rischio all’Università
Cattolica del Sacro Cuore, spiega ai nostri microfoni che "stiamo già vivendo
quella che può essere considerata una guerra mediterranea e la Siria si colloca esattamente
all'interno di questo scenario. A rendere il quadro siriano ancora più complesso- sottolinea-è la presenza dei numerosi attori che giocano
o vorrebbero giocare un ruolo rilevante. Tra questi, anche Hezbolla o Al-Qaeda.Un eventuale attacco- concludeLombardi- creerebbe
sicuramente un effetto domino: tutti vogliono una Siria diversa dall'attuale ma ognuno
ha una sua idea di come dovrebbe essere in futuro". Dello stesso parere anche
Paola Caridi, storica ed esperta di mondo arabo, fermamente convinta della necessità
invece di" ricominciare a pensare il Mediterraneo". (a cura di Emanuela
Campanile)