2013-09-05 13:31:37

Il Papa ai Carmelitani: il rinnovamento della Chiesa parte dal ritorno alla semplicità di una vita centrata sul Vangelo


Ossequio a Cristo, preghiera e missione: sono le tre indicazioni che Papa Francesco offre ai Padri carmelitani, riuniti fino al 21 settembre nel loro Capitolo generale. In un messaggio inviato al priore dell’Ordine, padre Fernando Millán Romeral, il Pontefice ricorda l’importanza della semplicità del Vangelo, come via di rinnovamento della Chiesa. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

Portare Cristo al mondo: è questa la missione della Chiesa, scrive il Papa nel suo messaggio ai Carmelitani. Una missione da portare avanti innanzitutto nell’ossequio a Cristo, lasciando spazio alla contemplazione, perché la vocazione dei Carmelitani è quella di “essere profeti di speranza”. “In un mondo che spesso misconosce Cristo e, di fatto, lo rifiuta”, scrive Papa Francesco, l’Ordine del Carmelo viene invitato ad “accostarsi e ad aderire sempre più profondamente al Signore”, perché ciò è “di vitale importanza” nell’attualità “così disorientata”. Poi, il Papa si sofferma sulla preghiera: “strada reale” la definisce, via che “apre alle profondità del mistero di Dio”, ma anche “sentiero obbligato in mezzo al popolo di Dio”. E in quest’ottica, il Pontefice sottolinea l’importanza della lectio divina, “intima amicizia con Dio che ci rende capaci di vedere con i Suoi occhi e di parlare con la Sua Parola”.

“Siate grandi predicatori e maestri di preghiera”, scrive ancora il Papa ai Carmelitani, perché è dal “ritorno alla semplicità di una vita centrata sul Vangelo” che parte “la sfida per il rinnovamento della Chiesa”. Di qui, l’accento forte posto dal Pontefice sulla dimensione contemplativa: “Un carmelitano senza vita contemplativa è un corpo morto!”, spiega il Papa, soprattutto oggi in cui è più facile “farsi affascinare da falsi idoli”, in un mondo “frantumato in molti modi”. Al contrario, “il contemplativo torna all’unità e costituisce un forte richiamo all’unità”. Per questo, preghiera, contemplazione, predicazione e missione “non sono inutili scorciatoie”, ma un modo per offrire alla gente la sapienza di Dio. Allo stesso tempo, il Papa esorta i Carmelitani alla “austerità di vita”, alla lontananza dalla “mondanità e dai criteri del mondo”, perché “lo spirito del mondo è nemico della vita di preghiera”.

Infine, la terza parola: la missione. Il Pontefice non nasconde “le ardue sfide” che comporta l’essere missionari oggi, perché “il messaggio evangelico non è sempre accolto e talvolta viene addirittura respinto con violenza”. Tuttavia, “anche se veniamo gettati in acque torbide e sconosciute”, continua Papa Francesco, non bisogna dimenticare che Colui che “chiama alla missione dà anche il coraggio e la forza di attuarla”. Per questo, i Carmelitani vengono esortati ad essere “missionari dell’amore, della tenerezza e della misericordia di Dio”, perché la loro testimonianza “di amore e di speranza” sia come “una brezza leggera che rinnova e rinvigorisce la missione ecclesiale nel mondo di oggi”.







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