2013-09-05 08:39:45

Egitto: nuovi arresti fra gli esponenti del fronte islamista


In Egitto, a seguito alle nuove manifestazioni degli islamisti a due mesi dalla destituzione dell’ex presidente Mohammed Morsi, non si placano le polemiche politiche e le violenze sul terreno. Il Servizio di Giuseppe Acconcia:00:01:00:19

Il presidente ad interim Adly Mansour in un’intervista televisiva ha negato che il Paese sia in procinto di tornare all’era Mubarak. “L’apparato di sicurezza si limita a proteggere il popolo e non ha un ruolo politico”, ha assicurato Mansour, ribadendo che lo stato di emergenza terminerà, come stabilito, a metà settembre. Continuano invece gli arresti e i processi a esponenti politici islamisti. L’ex presidente Morsi si è rifiutato di rispondere alle accuse di aver ordinato violenze sui manifestanti nelle proteste del palazzo presidenziale del dicembre scorso. Mentre sono stati arrestati ieri, Saad El-Husseini, ex governatore di Kafr El-Sheikh, e Mostafa Issa, ex governatore di Minya.

Intanto, secondo la stampa locale, l'ambasciatore turco Huseyin Avni Botsali sta per fare rientro al Cairo. Ankara lo aveva richiamato in patria il 16 agosto scorso a causa dell’opposizione del premier turco Recep Tayyp Erdogan alla deposizione di Morsi. Mentre ieri, gli Emirati Arabi Uniti hanno promesso aiuti finanziari aggiuntivi all’Egitto per due miliardi di dollari. Nelle scorse settimane dai Paesi del Golfo erano arrivati prestiti al Cairo pari a 12 miliardi di dollari. Infine, due soldati sono morti ieri nel Sinai. Nove islamisti sarebbero stati uccisi invece nel villaggio di Al-Toma in operazioni condotte dalle forze armate.







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