Egitto. Attentato al Cairo contro il ministro degli Interni, 20 feriti
È di 20 feriti, tra cui un adolescente che versa in gravi condizioni, il bilancio
ancora provvisorio dell’attentato avvenuto nella zona di Nasr City, al Cairo, in Egitto,
contro il ministro degli Interni, Mohyammed Ibrahim, che ne è uscito illeso. Questa
la ricostruzione dei fatti secondo gli inquirenti: un ordigno, e non un’autobomba
come detto in precedenza, è stata lanciata da un gruppo di uomini armati – probabilmente
jihadisti – contro il convoglio sul quale viaggiava l’esponente del governo, a poca
distanza dalla sua abitazione, la cui facciata risulta completamente distrutta, come
pure quattro auto parcheggiate nelle vicinanze, non lontano dai luoghi in cui si sono
svolte le proteste egiziane degli ultimi due mesi. Più tardi, il ministro è apparso
alla tv di Stato egiziana assicurando di stare bene e puntando il dito contro gli
autori di quello che definisce “un attacco vile” e che considera “solo l’inizio di
una serie di operazioni terroristiche”. Se questo è stato il primo attentato al Cairo,
condannato ufficialmente anche dalla Fratellanza musulmana e dalla coalizione islamista,
non si arrestano, invece, gli attacchi nel Sinai: nell’assalto a un checkpoint ad
al Arish, nel nord, sono rimasti feriti alcuni soldati, ma non ci sarebbero fortunatamente
vittime. (R.B.)