In prima pagina: "Da tutta la terra un grido di pace"; all’udienza generale Papa Francesco
rinnova l’invito alla giornata di preghiera e di digiuno di sabato prossimo, e ricordando
l’incontro di Rio de Janeiro chiede ai giovani di essere forza di amore e misericordia
che trasforma il mondo.
Sotto l'articolo di apertura, "Insieme per il bene
di tutti": la lettera al Papa del Gran muftì di Damasco, Ahmad Badreddin Hassoun,
che definisce l’appello per la pace come "figlio delle leggi celesti".
Nella
pagina seguente, un'analisi della difficile situazione in Somalia, dove, a un anno
dalla fine della transizione, restano irrisolte molte questioni interne e internazionali.
A pagina 3: "Lotta all’ultimo smartphone", sulla corsa al controllo di un
settore multimiliardario, riaperta dall’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft.
Nella pagina della cultura, in apertura, un brano del gesuita Paul Valadier,
tratto da una sua relazione sulla teologia a confronto con la contemporaneità. Segue
"E lo chiamarono traditore" di Emilio Ranzato, dedicato al regista Renato Castellani
a cento anni dalla nascita e, a fondo pagina, "Se le pellicole d’autore non arrivano
nelle sale" in cui Ranzato prende spunto dal ritiro del maestro dell’animazione giapponese
Hayao Miyazaki per una riflessione sul cinema contemporaneo.
Di Siria si torna
a parlare a pagina 6: "Esistono demoni che possono essere allontanati solo con le
armi della preghiera e del digiuno" ha detto Eustathius Matta Roham, arcivescovo metropolita
siro-ortodosso di Jazirah e Eufrate alla sua comunità citando un passo evangelico
spesso trascurato.