I sindacati: l'instabilità nella maggioranza rischia di rallentare la crescita
Il governo intende aprire un confronto a breve con le parti sociali su fisco e industria.
I sindacati chiedono un quadro politico stabile per rilanciare l’occupazione, soprattutto
giovanile. Prossimo passo la legge di stabilità, provvedimento attraverso il quale
tagliare le tasse sul lavoro. Ma quanto può influire l'instabilità per la maggioranza?
Alessandro Guarasci ha intervistato il segretario confederale della Cisl Anna
Maria Furlan:
R. - La
nostra grandissima preoccupazione è che questo fatto possa ulteriormente rallentare
quei processi di crescita, di sviluppo di cui il Paese ha bisogno immediatamente;
non dopo. Quindi, abbiamo bisogno di avere interlocutori certi anche nel governo che
da subito - insieme a tutti gli altri livelli istituzionali, a tutte le parti sociali
- mettano nelle priorità di intervento il lavoro, la crescita e lo sviluppo.
D.
– Il taglio del cuneo fiscale è più urgente rispetto ad un intervento per evitare
l’aumento dell’Iva?
R. – La priorità è creare un fisco più equo che penalizzi
la rendita e premi invece il lavoro.
D. – Dunque, un intervento fiscale più
ampio. Allora si poteva evitare di intervenire sull’Imu?
R. – L’Imu sulla prima
casa va tolto a chi possiede un’unica casa ed è una casa che si possono permettere
di comprare i lavoratori ed i pensionati. È assurdo un sistema di tassazione sulla
casa che non fa la differenza - anche nella prima casa - da chi ha un castello, a
chi ha una casa popolare.