Congo: a Goma continua l'offensiva dell'esercito contro i ribelli dell'M23
“La popolazione cerca di condurre una vita normale ma con un orecchio attento a quello
che succede perché si teme sempre una nuova fiammata di violenza” dicono all’agenzia
Fides fonti della Chiesa da Goma, il capoluogo del Nord Kivu, nell’est della Repubblica
Democratica del Congo (Rdc), dove l’esercito congolese e le truppe Onu stanno conducendo
un’offensiva contro i guerriglieri dell’M23. Il governo di Kinshasa (che si base anche
su rapporti di organismi dell’Onu) accusa il Rwanda di appoggiare l’M23 e di aver
inviato truppe in suo sostengo. Le autorità congolesi affermano inoltre che sono stati
proprio i militati rwandesi ad aver sparato alcuni colpi di artiglieria contro Goma
nelle scorse settimane. Il Rwanda accusa a sua volte l’Rdc di aver colpito il suo
territorio provocando la morte di almeno una persona. Kigali ha quindi schierato truppe
al confine con il Congo, facendo accrescere la tensione. “La scorsa settimana diverse
persone erano preoccupate di fronte alle notizie sul concentramento di truppe rwandesi
al confine con il Congo, tanto è vero che alcuni non hanno lavorato per il timore
di bombardamenti. Ma ora dopo l’ammonimento del Segretario Generale dell’Onu al Rwanda
la popolazione si è un po’ rasserenata” dicono le nostre fonti. Mentre l’esercito
congolese, spalleggiato dalle truppe dell’Onu si appresta a sferrare una nuova offensiva
contro l’M23 nella zona di Kikumba (ad una trentina di km da Goma), la popolazione
dei villaggi dell’area è intrappolata tra i due contendenti. “Abbiamo parlato con
una persona di una parrocchia di un villaggio della zona, che ci ha detto che gli
abitanti non riescono a partire da lì perché la strada è bloccata” dicono le fonti
Fides. L’inviata speciale dell’Onu per la Regione dei Grandi Laghi, Mary Robinson,
si è recata a Goma dove ha affermato che l’M23 deve cessare la violenza e deporre
le armi, come chiesto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “I cittadini
di Goma si sono rallegrati un poco per ciò che ha detto la signora Robinson, ma aspettano
che dalle parole si passi ai fatti concreti” concludono le nostre fonti. (R.P.)