2013-09-02 12:45:58

Reddito d'inclusione nella Legge di Stabilità. Becchetti: lotta a disoccupazione sia priorità


Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini punta sulla Legge di Stabilità per creare anche in Italia il reddito d’inclusione. Operazione non semplice visti i vincoli di bilancio. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

"La questione del lavoro e della lotta alla povertà sarà al centro della Legge di Stabilità”. E’ da prima dell’estate che il ministro Enrico Giovannini lo ripete. In Italia il 6,8% della popolazione è povera in termini assoluta e il Paese è l’unico assieme a Bulgaria e Grecia a non avere un reddito d’inclusione sociale. La cifra non è da sottovalutare, si calcola infatti che ci sarebbe bisogno di almeno sei miliardi di Euro. E se mettiamo assieme abolizione dell’Imu, Iva al 21%, e rifinanziamento della cassa integrazione, non sarà facile trovare le risorse. L’economista Leonardo Becchetti:

"Ritengo da tempo che la fissazione del 3% del fiscal compact non abbia un suo senso ragionevole. Confrontiamolo con la situazione degli Stati Uniti: gli Usa, l’anno scorso avevano un rapporto deficit-Pil del 7%, ma hanno puntato all’occupazione e alla ripresa del Paese; quest’anno sono al 4%, l’anno prossimo scenderanno al 3%, ma sono partiti da dove si doveva partire, cioè dalla lotta alla disoccupazione, dagli stimoli alla ripresa senza preoccuparsi inizialmente del rapporto deficit-Pil che, adesso, sta convergendo. Io sono assolutamente contrario invece all’approccio adottato dall’Unione Europea.

Passaggio fondamentale è la riqualificazione professionale di chi riceve il sussidio. Per questo il ministro Giovannini chiede anche di ridisegnare i centri per l’impiego.









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