Patriarchi e leader cristiani in Medio Oriente in preghiera con il Papa per la Siria
I leader cristiani delle Chiese orientali accolgono e rilanciano l’accorato appello
per la pace in Siria, lanciato da Papa Francesco all’Angelus di domenica. Come ribadiscono
all'agenzia Fides diversi leader cristiani in Medio Oriente, l’appello “ha fatto breccia
nei cuori a tutti i livelli, nei vescovi e nei semplici fedeli. Le comunità cristiane
in Siria, in Medio Oriente e nella diaspora sono felici e di preparano a unirsi al
digiuno e alla preghiera”. Domenica - riferisce l'agenzia Fides - il patriarca maronita
di Beirut, card. Bechara Rai, ha fatto visita al patriarca greco ortodosso di Antiochia,
Youhanna Yazigi, e i due leader si sono detti “profondamente confortati e dall’appello
del Papa”, impegnandosi a sensibilizzare le rispettive comunità per la comune preghiera.
In una dichiarazione congiunta diramata dopo l’incontro e pervenuta a Fides, i due
leader chiedono “a tutti i paesi stranieri, nella regione o più lontani, di adoperarsi
per risolvere il conflitto attraverso mezzi politici, diplomatici e pacifici”. Giudicando
“inaccettabile che qualcuno distrugga la vita dei siriani” i due leader si dicono
“contrari a qualsiasi intervento armato straniero in Siria”, ribadiscono che la guerra
“non porta altro che distruzione e rovina”. “Vogliamo sempre parlare la lingua del
dialogo e della pace”, afferma la nota. “Noi cristiani nel mondo arabo – ricordano
– abbiamo contribuito a costruire la nostra cultura e le nostre società, una civiltà
di convivenza e moderazione”. I cristiani, conclude il testo, “non saranno mai strumento
di guerra e del traffico di armi”, ma confermano l’impegno a “costruire una società
basata sul rispetto, sull’amore, sulla cooperazione con il prossimo”. (R.P.)