2013-09-02 16:44:38

Crisi economica e questione siriana al centro del G20 in Russia


La questione siriana sarà sul tavolo del G20 che si aprirà giovedì prossimo in Russia. Si tratta dell’ottavo incontro, a questo livello, e dovrebbe trattare in particolare degli sviluppi della crisi economica mondiale. Delle attese sulla Siria e degli altri temi in discussione Fausta Speranza ha parlato con Germano Dottori, docente di Studi Strategici all’Università Luiss:RealAudioMP3

R. - Quello che non sappiamo è se Obama abbia chiesto la consultazione del Congresso per avere pieni poteri e quindi, eventualmente, allargare il respiro dell’operazione inizialmente prospettata o se invece questo meccanismo viene utilizzato dalla Casa Bianca per “comprare tempo” e attendere gli incontri che avverranno al G20 tra il 5 e il 6 settembre e, magari, anche qualche possibile indiscrezione sulle risultanze delle attività degli ispettori Onu in Siria.

D. - Ma quale braccio di ferro è possibile in seno al G20 sulla Siria?

R. - È auspicabile che non abbia luogo tanto un braccio di ferro, ma un confronto, il più possibile a porte chiuse, su quello che è veramente accaduto e cosa convenga fare in relazione alla Siria, perché, almeno per quello che percepisco, gli Stati Uniti non hanno alcun interesse in questo momento ad una vittoria dell’insurrezione che porrebbe la Siria in mani ancora meno sicure di quelle in cui si trova attualmente il Paese. C’è un incubo sullo sfondo: è vero che Assad possiede un arsenale chimico che desta preoccupazione, ma immaginiamo cosa può accadere se per caso questo deterrente chimico finisse nelle mani di elementi legati alla galassia del jihadismo internazionale; penso, in particolare, al gruppo di Al Nusra che in realtà è la componente militarmente più forte dell’insurrezione che combatte contro il regime di Damasco.

D. - Si parlerà sicuramente di Siria al G20 ma ci sono altri temi scottanti sul tavolo. Che cosa ipotizzare?

R. - In realtà, almeno per quello che si sa leggendo l’Agenda ufficiale del G20, sul tavolo ci sono temi collegati alla gestione della crisi economica internazionale e al modo di superarla generando occupazione; quindi temi che hanno verosimilmente interessato tutta l’attività della presidenza di turno russa del G20. Sarebbe molto interessante se venisse affrontato, in occasione del G20, anche il tema legato alle possibili conseguenze di una stretta monetaria negli Stati Uniti, che conseguirebbe al cosiddetto Tapering, cioè la cessazione del programma con il quale la Federal Reserve, negli ultimi mesi, ha comprato titoli di Stato americani per 85 miliardi di dollari al mese, sostenendo, in questo modo, la ripresa non solo locale statunitense, ma in qualche maniera anche dell’intera economia globale. Tutto questo potrebbe venir meno. Ci sono già incontri a livello di governatori delle banche centrali per gestire la situazione. Penso che se ne parlerà anche al G20.

D. - Questo è il G20 ospitato dalla Russia. Quale sarà il ruolo di Putin?

R. - Sicuramente nulla avviene in Russia senza che il presidente della Federazione se ne occupi, specialmente ad un livello così elevato, con un’agenda così impegnativa e in un momento tanto critico. Quello che è veramente auspicabile è che a dispetto degli screzi e delle tensioni recenti, Putin e Obama trovino il modo di incontrarsi.







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