Amman: summit dei capi delle Chiese mediorientali promosso dalla monarchia hascemita
Si terrà il 3 e 4 settembre ad Amman, un summit dei capi delle Chiese e delle comunità
cristiane del Medio Oriente per mettere a fuoco i tanti problemi e le sfide che toccano
da vicino le vite di tutti i battezzati nei conflitti che scuotono l'intera area mediorientale.
Una settantina tra patriarchi, delegati patriarcali, vescovi e sacerdoti di tutte
le Chiese cristiane radicate nella regione discuteranno, si confronteranno per due
giorni nelle diverse sessioni di studio dedicate, tra l'altro, ai recenti sviluppi
della situazione in Egitto, Siria, Libano, Iraq, Palestina e Giordania. Parteciperà
ai lavori anche il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per
il dialogo interreligioso. L'iniziativa, convocata dalla monarchia hashemita, ha come
principale patrocinatore il principe Ghazi bin Mohammad, consigliere del Re per gli
affari culturali. “ Mi sembra rilevante il fatto che l'incontro sia stato voluto da
Re Abdallah II, reduce da un importante incontro con Papa Francesco” spiega all'agenzia
Fides l'arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del patriarcato
di Gerusalemme dei Latini. “La Famiglia reale della Giordania” aggiunge mons. Lahham
“vuole raccogliere opinioni e informazioni perchè vuole offrire un contributo concreto
alla soluzione dei problemi che affliggono la condizione di tante comunità cristiane
autoctone del Medio Oriente”. Tra i patriarchi che hanno annunciato la loro partecipazione,
oltre al patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, c'è anche il Patriarca greco-ortodosso
di Antiochia Yohanna X al-Yazigi, residente a Damasco e fratello del Metropolita di
Aleppo Boulos al-Yazigi, rapito lo scorso aprile da sequestratori rimasti finora ignoti
insieme al Metropolita siro-ortodosso di Aleppo Mar Gregorios Yohanna Ibrahim. (R.P.)