La custodia del creato al centro di un convegno ad Assisi
Capire in che modo salvaguardare le risorse naturali e gli ecosistemi terrestri per
assicurare un domani alle nuove generazioni. E’ l’obiettivo del convegno “Custodire
il creato per un futuro sostenibile” aperto presso il Sacro Convento di Assisi. L’iniziativa
è promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, in occasione dell’ VIII Giornata
nazionale per la custodia del creato che ricorre questa domenica. Ma oggi che cosa
si sta facendo per proteggere l’ambiente? Ascoltiamo Stefania Proietti del
gruppo nazionale della Custodia del creato della CEI al microfono di Marina Tomarro:
R. – Il problema
dei cambiamenti climatici è uno dei più gravi in termini di questione ambientale,
ma è anche forse l’unico oggi in cui la comunità internazionale sta cercando di intervenire
con accordi, che seppur nella difficoltà di opinioni, di pareri, sconvolgono la comunità
internazionale a livello di Nazioni Unite. La questione dei cambiamenti climatici
è anch’essa ormai accettata da tutta la comunità scientifica internazionale, anzi,
è in uscita il prossimo rapporto quadro dell’Itcc del 2015, che presenterà dei dati
estremamente preoccupanti sull’aumento di temperatura, che poi agisce soprattutto
sulle fasce più povere della popolazione del mondo.
D. – Gli organismi internazionali
potrebbero fare di più in questo campo?
R. – Spesso la comunità internazionale,
nelle stesse sedi Onu che si riuniscono ogni anno su questo tema, nella Conferenza
delle parti, rimangono arenate in problematiche che vengono poi affrontate dal punto
di vista diplomatico, più che dell’agire. In questo noi, come Comunità Europea, stiamo
facendo da porta bandiera della risoluzione del problema dei cambiamenti climatici.
L’Italia, all’interno della Comunità Europa, da parecchi anni ha una voce abbastanza
forte per quanto riguarda l’azione vera e propria contro i cambiamenti climatici,
ma sicuramente la comunità internazionale potrebbe fare di più. L’ottica dello sviluppo
sostenibile, di vedere poi dietro alla risoluzione del problema dei cambiamenti climatici
lo sviluppo di una nuova economia, è un’ottica di azione fondamentalmente, che può
portare anche i Paesi oggi in via di sviluppo a vedere delle prospettive di sviluppo
economico compatibili con la soluzione del problema ambientale.
D. – Custodire
il Creato può creare anche delle nuove soluzioni per quanto riguarda le crisi economiche
che si stanno affrontando in questo periodo?
R. – Sicuramente sì. In questa
mattinata affrontiamo anche la questione energetica per il futuro sostenibile, che
è fondamentale sia per i cambiamenti climatici, ma anche per lo sviluppo economico
dei vari Paesi, a livello locale e a livello globale. Dietro a soluzioni innovative
compatibili con l’ambiente ci sono questioni di sviluppo sia in termini di nuove opportunità
di lavoro, che trovano soprattutto l’adesione dei giovani. L’ottica quindi riassunta
nel Convegno è quella di trovare nuovi termini di sviluppo in armonia con l’ambiente,
in una prospettiva che metta al centro l’amore per il Creato e, in primis, per gli
altri esseri umani.