Promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, storico e religioso
del vecchio Continente. Questo l’obiettivo delle Giornate europee del patrimonio,
avviate nel 1985 ed organizzate congiuntamente, dal 1999, da Commissione Ue e Consiglio
d’Europa. Sono molteplici gli eventi culturali organizzati nel corso di questa iniziativa
che, nell’arco di un mese ricco di proposte, intende dare rilievo alle tradizioni
e all’artigianato locali, all’architettura e all’arte. Il primo appuntamento oggi
a Jerevan, in Armenia. Nei prossimi giorni, in Irlanda del Nord, i visitatori saranno
invitati a immaginare di trovarsi su un campo di battaglia nel Medioevo. In Svezia,
si potrà fare un viaggio con la fantasia in luoghi segnati, nei secoli, da incontri
e partenze. In Svizzera, verranno illuminati straordinari paesaggi attraverso le tematiche
del fuoco, della luce e dell’energia. Queste Giornate – ha detto Androulla Vassiliou,
commissario europeo responsabile per Istruzione e cultura – “rappresentano un’iniziativa
fantastica di cui possono fruire persone di ogni età e provenienti da ogni contesto”.
“Quest’anno – ha aggiunto – prevediamo che più di 20 milioni di adulti e bambini si
avvarranno di questa opportunità unica di visitare siti normalmente chiusi al pubblico”.
Quest’anno i Paesi coinvolti sono una cinquantina e i siti che saranno aperti al pubblico
secondo programmi ed eventi nazionali saranno migliaia. “Si tratta di un’occasione
eccellente – ha detto Androulla Vassiliou - per assicurare che il nostro patrimonio
europeo comune sia adeguatamente custodito e protetto per le generazioni future, con
una ricaduta anche per le collettività locali grazie all’intensificarsi del turismo”.
Grazie alle Giornate europee del patrimonio – ricorda il Sir – chiese, castelli, musei,
antiche fabbriche saranno disponibili per i cittadini europei. Uno specifico sito
internet "europeanheritagedays.com" riportate informazioni utili sulle Giornate. (A.L.)