2013-08-29 09:25:38

Colombia. Colloqui governo-Farc: dalle vittime proposte per la pace


Oltre 4000 proposte per raggiungere la pace, pensate dalle stesse vittime, raccolte fra il 6 maggio e il 12 luglio in nove città, tra cui alcune delle più colpite dal conflitto, da Quibdó, capitale del dipartimento di Chocó (nord-ovest), a Cúcuta, capitale del Norte de Santander (nord-est). Le ha consegnate l’ufficio delle Nazioni Unite in Colombia al Congresso affinché siano inviate alle delegazioni della guerriglia e del governo riunite all’Avana per lo storico negoziato volto, almeno sulla carta, a mettere fine a una guerra che si protrae da decenni con decine di migliaia di vittime e quasi quattro milioni di sfollati; solo nel 2012 sono stati 250.000. Circa 3.000 persone - riferisce l'agenzia Misna - hanno partecipato alla campagna per la raccolta di proposte per la pace organizzata dal Congresso attraverso le ‘Mesas regionales de paz’ (tavoli regionali per la pace), con il sostegno dell’Onu; un’iniziativa per dare spazio alle voci delle vittime sull’agenda del processo di pace, che include il problema della terra, la partecipazione delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) alla vita politica, la questione del narcotraffico, il disarmo dei combattenti, i risarcimenti alla popolazione per le violenze subite. “Le vittime non vogliono più altre vittime e chiedono che il numero di persone colpite dalla guerra non continui a crescere” ha detto il coordinatore dell’Onu in Colombia, Fabrizio Hochschild, sintetizzando il messaggio rivolto dai civili ai protagonisti delle trattative. Insieme alle proposte di pace, al Congresso sono arrivati diversi oggetti donati dalle vittime, dalle catene che hanno accompagnato i lunghi periodi di prigionia di alcuni ostaggi dei ribelli, alla penna di José Antequera, dirigente comunista della Unión Patriótica assassinato a Bogotá nel 1989: memorie destinate anch’esse ai negoziatori impegnati all’Avana. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.