Italia: il Consiglio dei ministri abolisce l'Imu. Sì alla service tax
L'abolizione dell’Imu al centro del Consiglio dei ministri di ieri sera, decisivo
anche per la tenuta del Governo delle larghe intese presieduto da Enrico Letta. Fino
all’ultimo i tecnici hanno lavorato per reperire le coperture necessarie. Soluzione
trovata per cassa integrazione e oltre 6.000 esodati Il servizio di Giampiero Guadagni:
Imu, si cambia
con gradualità. Cancellazione definitiva della prima rata per il 2013, quella già
rinviata da giugno a settembre; impegno politico a cancellare anche la seconda, quella
di dicembre, attraverso la legge di stabilità; riforma complessiva della tassazione
sugli immobili, con l’introduzione dal 2014 della service tax, l'imposta che terrà
insieme le tasse sulle case e la tariffa dei rifiuti. Una soluzione a tappe, dunque,
che garantisce più tempo per reperire le risorse necessarie. Al momento infatti è
assicurata la copertura della prima rata, non quella della seconda. Considerando anche
l’esigenza di rifinanziare la cassa integrazione in deroga e il fondo esodati. Il
settore casa sarà aiutato anche con un piano per le famiglie in difficoltà con il
mutuo, per finanziare giovani coppie nell'acquisto di abitazioni e per incentivare
investimenti nel comparto. Soddisfazione viene fatta trapelare in queste ore dal
Pdl, che aveva posto l’abolizione dell'Imu al centro del programma di governo. Mentre
il Pd sottolinea di aver vincolato il superamento dell’imposta alle priorità economiche
del Paese. Perplesso l’altro partito che sostiene il Governo, Scelta civica di Monti,
che avrebbe preferito destinare queste risorse al rinvio dell’aumento dell’Iva e alla
riduzione della tassazione sul lavoro.