All'Onu discussione d'urgenza sulla Siria: domani il rapporto sulle armi chimiche
Da Washington fanno sapere che è riunito il Consiglio per la Sicurezza Nazionale a
livello di governo per discutere della Siria. Anche a Londra il governo è stato richiamato
in anticipo in tempo di vacanza. E anche Gran Bretagna e Francia lanciano segnali
di un possibile imminente attacco occidentale alla Siria. Si dice che giovedì l'intelligence
americana renderà noto il rapporto che proverebbe la responsabilità del regime di
Assad nell'uso di armi chimiche il 21 agosto. Proprio l’uso di armi chimiche sarebbe
la discriminante per decidere un intervento, anche se c’è chi conferma che ancora
si lavora per Ginevra Due, la prevista conferenza di pace. Il servizio di Marina
Calculli: Secondo il Washington
Post Obama potrebbe render pubblico il suo atto di accusa già domani. Per la NBC l’attacco
inizierebbe giovedì e avrebbe “durata di tre giorni”. Tuttavia, stando a fonti vicine
alla Casa Bianca, pare che il presidente americano non abbia ancora deciso. Intanto
però Obama ha convocato da poche ore il Consiglio per la Sicurezza Nazionale a livello
di governo per discutere il dossier siriano. Dal canto loro, Francia e Gran Bretagna
ribadiscono di essere pronte a intervenire se Obama darà il via libera. Cameron ieri
ha prospettato l’ipotesi di un attacco mirato per limitare le capacità delle forze
governative di usare armi chimiche. Anche la Siria reagisce: ieri il Ministro degli
Esteri Muallem ha sfidato gli attori internazionali a fornire all’opinione pubblica
“la benché minima prova che sia stato il regime a impiegare gas sarin contro civili”.
Nel frattempo dall’opposizione giunge una nuova pesantissima accusa: le forze lealiste
nella notte avrebbero lanciato bombe al fosforo e al napalm nei pressi di Aleppo.