2013-08-27 14:24:17

Sud Corea: la Chiesa chiede al governo di aiutare i malati terminali e non ricorrere all'eutanasia


L’arcivescovo di Seoul si è pronunciato ieri contro il rapporto presentato dalla Commissione nazionale di bioetica riguardo l’eutanasia. Il presule ha commentato: “La morte è un processo naturale: è sbagliato e scorretto cercare di accelerarne il percorso. Per questo ritengo che la proposta di legalizzare l'eutanasia in Corea del Sud sia da bocciare. La mia posizione è quella di tutta la Chiesa universale: sono del tutto contrario”. Il parlamento sud-coreano, riferisce l’agenzia AsiaNews, ha iniziato proprio ieri a discutere il testo della legge sull’eutanasia ma, secondo l’arcivescovo, “il governo dovrebbe pensare a sostenere le strutture per i malati terminali, migliorare la percezione pubblica della morte, educare meglio gli operatori sanitari e soprattutto sostenere dal punto di vista finanziario i pazienti in stato terminale e le loro famiglie. Servono inoltre delle Commissioni etiche in ogni ospedale, perché ogni caso è diverso e va valutato secondo coscienza. Senza queste condizioni, le raccomandazioni della Commissione diventano solo un approccio negativo alla vita umana". Il grave rischio dell’eutanasia è che essa venga sfruttata per alleggerire i costi della sanità coreana o per sgravare le famiglie dei malati terminali, senza il dovuto rispetto per la vita umana e per i diritti dell’individuo. (D.P.)







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