Sinodo Valdesi. Apprezziamo l'umiltà e la semplicità di Papa Francesco, comandamento
del nostro comune Signore
A Torre Pellice (TO)
fino al 30 agosto si svolge il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste. All'apertura
dei lavori ha partecipato anche S.E. Mons. Mansueto Bianchi, Presidente della Commissione
CEI per il Dialogo ecumenico e interreligioso: "Una delle sfide comuni tra la
chiesa cattolica e quelle riformate è l'annuncio del Vangelo in un tempo di secolarizzazione,
come anche la possibilità di aprire spazi di cittadinanza attiva e partecipe in una
società sempre più multietnica, il ripensamento di un sistema economico in cui l'esperienza
di umanizzazione e di carità che le chiese stanno portando avanti in Europa può dire
una parola importante e orientativa. Su queste convergenze possiamo costruire insieme
un nuovo modo di fare civiltà". Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola Valdese:
"Abbiamo molto apprezzato l'intervento del vescovo Bianchi. La stagione che ha aperto
Papa Francesco noi l'abbiamo salutata con molta positività, molte attese, soprattutto
il suo presentarsi su un piano di semplicità, di condivisione, di fraternità, non
soltanto per il popolo cattolico ma anche per i cristiani delle altre confessioni.
Ci sembra fondamentale per ogni tipo di presenza cristiana perché l'umiltà e la semplicità
non sono solo delle grandi virtù ma un comandamento del nostro comune Signore". Commentando
i dati di una ricerca GFK-Eurisco sulla religiosità degli italiani, il vaticanista
Aldo Maria Valli ha sottolineato quanto sia forte e diffuso, anche tra gli operatori
dell'informazione, l'analfabetismo circa le altre fedi. "Oggi c'è un vuoto culturale
in Italia all'interno del quale il vuoto religioso appare con particolare evidenza
ed è drammatico. Sappiamo troppo poco delle religioni e della nostra. Alla base c'è
una buona dose di pigrizia intellettuale; è più comodo riprendere idee già masticate
piuttosto che sforzarsi di scoprire qualcosa di nuovo, anche mettendosi in discussione.
Se di fronte ad alcune questioni importanti come la tenuta della famiglia oggi oppure
l'educazione dei giovani, ci rendiamo conto che i problemi sono comuni, allora il
dialogo tra le fedi si compie al di là dei pregiudizi cristallizzati nei secoli".
(a cura di Antonella Palermo)