2013-08-27 11:13:07

Perdonanza Celestiniana. Mons. Petrocchi: evento che ci apre al dono della riconciliazione con Dio


All’Aquila si apre oggi la 719ª edizione della Perdonanza Celestiniana, rito collegato all’elezione al soglio di Pietro del Papa Celestino V (Pietro Angeleri, 1215-1296). Oggi, alle ore 18, nel piazzale di Santa Maria di Collemaggio, il cardinale delegato Domenico Calcagno, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede (Apsa), presiede il rito di apertura della “Porta Santa” e la Messa stazionale, concelebrata dai presuli della Conferenza episcopale dell’Abruzzo e del Molise (Ceam). Seguono, dalle 21 alle 23.30, tre Messe per la Perdonanza degli scout, della vita consacrata e dei giovani e quindi a 0.30 la veglia della notte della Perdonanza animata dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile. Domani le celebrazioni proseguono con la Messa dell’Aurora (ore 6); la Messa nel rito extraordinario secondo il vetus ordo del Missale Romanum (ore 9) e le Messe per la Perdonanza della scuola e universitaria; delle aggregazioni laicali, confraternite, operatori pastorali; dei lavoratori e dei malati. Alle 18,30 l’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi presiederà la Messa stazionale di conclusione della Perdonanza e il rito di chiusura della Porta Santa nella Basilica di Collemaggio. Sull’importanza di questo evento, per gli aquilani e non solo, Federico Piana ha intervistato l’arcivescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Petrocchi:RealAudioMP3

R. – La Perdonanza entra come fattore identitario della città dell’Aquila, cioè costituisce una struttura portante del modo di pensare e di agire degli aquilani. Mi sembra una prova evidente di un assioma teologico: ciò che è autenticamente evangelico, consente anche la promozione integrale dell’uomo; ciò che ha in sé un valore cristiano costituisce anche una spinta per l’edificazione di una comunità più compatta e meglio articolata. C’è da tenere presente che L’Aquila esce duramente provata dal terremoto, quindi la Perdonanza rappresenta un momento importante per aiutare gli aquilani a ritrovare se stessi dentro questa riscoperta della propria identità di popolo, a prestarsi ad affrontare la sfida del presente e le prospettive del futuro.

D. - Quindi, possiamo dire che la Perdonanza dà fiducia, dà forza a queste persone provate dal terremoto affinché possano andare avanti nella vita quotidiana …

R. - Sicuramente! Un motivo di grande gioia per tutti gli aquilani è stato costituito dalla notizia che nel 2015 la Perdonanza Celestiniana sarà inserita dall’Unesco nell’elenco dei “patrimoni orali e immateriali dell’umanità”. Quindi la Perdonanza esce dal perimetro locale, in cui è saldamente radicata, per diventare un evento che ha una portata univrsale.

D. - Quindi questa Perdonanza dà un messaggio per tutto il mondo …

R. - Certamente perché la Perdonanza significa aprirsi al dono che Dio ci fa del suo amore in Cristo, quel dono che ci consente di riconciliarci con lui. Ma se ritroviamo la comunione profonda con Dio, diventiamo capaci anche dell’incontro con noi stessi e con gli altri.

Ultimo aggiornamento: 28 agosto







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