Si avvicina sempre
di più lo spettro di un intervento militare in Siria. Mentre l’Unione Europea
non prende posizione, in attesa della relazione degli ispettori dell’Onu sul presunto
uso delle armi chimiche, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti non escludono l’escalation.
Secondo Riccardo Radaelli, professore di Geopolitica
all’Università Cattolica e profondo conoscitore del Medioriente, l’ormai
probabile uso della forza potrebbe incendiare l’intera regione con conseguenze drammatiche
e incalcolabili. Domenica scorsa l’appello del Papa all’Angelus affinché “si fermi
il rumore delle armi”. (a cura di Federico Piana)