Papa Francesco: tacciano le armi in Siria, non è lo scontro che risolve i problemi
Papa Francesco, domenica all’Angelus, di fronte a numerosi pellegrini radunati in
Piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo accorato appello di pace per la Siria, dove
stanno spirando nuovi venti di guerra di fronte alle terribili notizie che giungono
dal Paese. Ce ne parla Sergio Centofanti:
“Con grande
sofferenza e preoccupazione – afferma il Papa - continuo a seguire la situazione in
Siria”. Nel Paese dopo quasi due anni e mezzo di guerra civile sono morte oltre 100
mila persone, di cui 7 mila sono bambini. Oltre 4 milioni tra profughi e sfollati,
un quinto dell’intera popolazione siriana:
“L’aumento della violenza in
una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo
potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una
volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi. Non è lo scontro
che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro
e di dialogo”.
“Dal profondo del mio cuore - prosegue il Papa - vorrei
manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime
di questo conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e invitare
a tenere sempre accesa la speranza di pace”:
“Faccio appello alla Comunità
Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione e metta
tutto il suo impegno per aiutare la amata Nazione siriana a trovare una soluzione
ad una guerra che semina distruzione e morte”.
Infine ha invitato i presenti
a pregare la Regina della Pace.