2013-08-25 10:16:20

Cristiani perseguitati nel mondo, sono 200 milioni. Massimo Ilardo: i mass media non ne parlano


Tra i temi che hanno caratterizzato il Meeting di Rimini appena concluso, c'è stato quello della libertà religiosa. Se ne è parlato anche sabato scorso nel corso dell’ultimo dibattito. La sensibilità su questa questione sta migliorando, secondo Massimo Ilardo, direttore in Italia dell'associazione "Aiuto alla Chiesa che Soffre". Il nostro inviato Alessandro Guarasci lo ha intervistato chiedendogli, innanzitutto, una riflessione sul fatto che circa 200 milioni di cristiani nel mondo subiscono qualche forma di persecuzione:RealAudioMP3

R. - Dal rapporto che abbiamo presentato, è emerso che su una popolazione mondiale di 6,8 miliardi di persone, 5 non godono di libertà religiosa. Questo è il grosso problema: in pratica, il 70 percento della popolazione mondiale ne soffre. Ma sembra un problema facile da risolvere, anzi, forse non se ne parla abbastanza. Quindi immaginiamo, in proporzione, quanto poi i cristiani abbiano delle difficoltà a professare la propria fede. Quando presentammo il rapporto, dicemmo che il 75 percento dei crimini a sfondo religioso sono contro i cristiani. E questo dice molto sul fatto di quanto la religione cristiana sia perseguitata. Poi lei accennava al discorso dei 200 milioni; è chiaro che non è più un discorso che si può trascurare, ma, in effetti molti mass media lo trascurano.

D. - Ma questo vuol dire che a livello internazionale c’è una scarsa sensibilità su temi di questo tipo: mi riferisco alle grandi istituzioni internazionali …

R. - Non possiamo dire questo, perché negli ultimi anni, soprattutto grazie a Benedetto XVI, c’è stata una grande sensibilizzazione su questo argomento. Negli anni passati, il discorso si chiudeva e si limitava ad un’élite intellettuale, oggi - e ne sono anche molto orgoglioso - specialmente in Italia, questo discorso sta entrando nelle case in maniera anche molto più semplice, cioè l’uomo della strada si domanda: quanto costa essere cristiani in Pakistan e quanto costa essere cristiani in Italia?

D. - Ma costa qualcosa essere cristiani in Italia?

R. - Costa anche in Italia. Se in alcuni Paesi si arriva ad una persecuzione fino al martirio, in Italia probabilmente ci sono altri tipi di martirio molto più “subdoli”, come ha detto qui a Rimini il cardinale Tauran. Sono nascosti, per cui in cui alcuni momenti ci possiamo trovare a negare la nostra fede. Nel nostro Paese il cristiano si domanda: ma io, che posto occupo nella Chiesa? Sono il cristiano della domenica oppure sono - con coerenza - uno che testimonia sul posto di lavoro a costo di rinunciare magari a una parte della carriera? Perché essere cristiani è un po’ scomodo.

Ultimo aggiornamento: 26 agosto







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