Indonesia. Cresce l’intolleranza religiosa, il presidente Yudhoyono: è responsabilità
collettiva
Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono si è detto preoccupato dalla crescente
intolleranza religiosa in Indonesia e ha promesso che il paese difenderà le minoranze
religiose e la libertà religiosa. La questione della crescente intolleranza religiosa,
che ha agitato l’Indonesia nell’ultimo anno, è stata al centro del recente discorso
annuale del presidente al Parlamento, che ha un valore programmatico per il governo.
Visto il verificarsi di attacchi sempre più violenti contro le minoranze religiose,
come cristiani, musulmani sciiti e ahmadi (piccola setta considerata eretica dall’islam),
nei mesi scorsi leader religiosi hanno criticato apertamente il presidente definendolo
“complice del clima d’intolleranza”, e stigmatizzando l’inerzia del governo nel prevenire
e fermare tali attacchi. “Sono molto preoccupato per i continui episodi di intolleranza
e di conflitto fra comunità”, ha detto Yudhoyono ha detto nel suo discorso, inviato
a Fides. “Dobbiamo essere in grado di prevenirli”, ha affermato, invocando una “responsabilità
collettiva di governo e istituzioni religiose”. “Non possiamo giustificare l'imposizione
del credo religioso su una minoranza” ha detto, aggiungendo che “ogni cittadino deve
rispettare la Costituzione che garantisce la libertà di religione”. L’Indonesia, ha
ribadito, è un paese pluralista che è sempre stato campione di dialogo fra civiltà
e religioni: per questo “urge evitare scontri e violenze, che possono disturbare la
pace nella nostra società e la nostra unità nazionale”. Le osservazioni del presidente
giungono mentre la sua amministrazione è criticata per non aver arginato i casi di
intolleranza, aumentati costantemente negli ultimi quattro anni. Secondo un Rapporto
del “Wahid Institute”, che promuove il pluralismo e l'islam pacifico, i casi di intolleranza
religiosa in Indonesia sono stati 274 nel 2012, 267 del 2011, 184 nel 2010 e 121 nel
2009.