2013-08-23 14:53:16

Il ministro Delrio: l'Italia ha bisogno di più Europa, importante etica cristiana in politica


Solo con più Europa l’Italia uscirà dalla crisi. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio, intervenendo al Meeting di Rimini. Delrio è intervenuto anche sull’abolizione dell'Imu promettendo che pagheranno solo i più abbienti. Secca la reazione del Pdl: l'abolizione dell'imposta deve riguardare tutti. Ma sentiamo lo stesso ministro Graziano Delrio intervistato da Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

R. - L’Europa può salvare l’Italia dalla crisi. È un grande continente con grandi possibilità: è la prima potenza manifatturiera per valore aggiunto al mondo; è la custode di tutti i tesori di conoscenza, di arte, di cultura, di bellezza. È un grande continente che può permettersi di avere anche nazioni che in un momento particolare devono ristrutturarsi, ripensarsi e grandi nazioni che fanno da locomotiva. Noi abbiamo bisogno di più Europa, abbiamo bisogno di ritrovare le ragioni fondanti dell’Europa, di rivitalizzarla e di fare dell’Europa il grande spazio per i nostri figli e per il loro futuro.

D. – Qual è la sua idea di esenzione dall’Imu…

R. – Noi dobbiamo lavorare per trovare una nuova tassa che sia una tassa immobiliare, come in tutti i Paesi moderni; ma dobbiamo anche chiedere a coloro che se lo possono permettere - e sono almeno il 20-30% della popolazione italiana – di continuare a contribuire ai servizi dei comuni, ai servizi delle scuole, dei parchi, delle strade. Un senso di responsabilità affidato al principio di “chi più ha più paghi per il bene comune”. È un’idea di riforma complessiva della casa, dove la nuova tassa possa alleggerire l’80% delle famiglie italiane ma che consenta ai sindaci di continuare a chiedere un contributo, di “solidarietà” e di efficienza, a coloro che se lo possono permettere.

D. – C’è un futuro per i cattolici in politica secondo lei? Tutti i Papi hanno chiesto appunto ai cattolici di impegnarsi in politica…

R. – C’è sicuramente un presente, c’è stato un passato e c’è un futuro. I cattolici in politica credo che possano dare soprattutto due elementi molto forti: riportare la politica alla sua vocazione originaria, ovvero custodire il bene comune, il bene per tutti; riportare nella politica quei valori di etica cristiana, che sono valori fondanti anche di questa Europa e fare - compreso soprattutto il ruolo della persona, la valorizzazione della persona nella sua autonomia e responsabilità – di questi valori davvero un fondamento di ogni azione politica di destra o di sinistra che sia.

D. – Il Terzo settore avrà un ruolo sempre maggiore nel welfare locale?

R. – Credo di sì. Dentro un ruolo di regolazione pubblica e di cooperazione con la programmazione pubblica, il protagonismo dal basso è certamente una risorsa straordinaria per una stagione di welfare che l’Italia sta aspettando da troppo tempo. L’Italia purtroppo è un Paese senza welfare. Proprio attraverso gli accordi con il Terzo settore ed una buona efficienza con alcune misure nazionali, coordinate dai comuni, potremmo avere finalmente un welfare all’altezza di un Paese normale.







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