Dal 5 al 7 dicembre, primo Festival Cattolico della Gioventù in Australia
“Lo Spirito del Signore è su di me”: questo versetto tratto dal Vangelo di Luca è
il motto scelto dalla Conferenza episcopale australiana per il primo Festival cattolico
della gioventù. L’evento si svolgerà tra il 5 ed il 7 dicembre prossimi a Melbourne,
presso l’Università cattolica, e vedrà la partecipazione di oltre 3mila giovani tra
i 9 e i 25 anni. “Il tema scelto, vissuto nella nostra vita - informa il sito Internet
creato per l’evento, raggiungibile al link (http://www.youthfestival.catholic.org.au/index.php/blog)
– è l'occasione per riconoscere gli effetti dello Spirito su di noi e per renderci
conto che siamo sfidati ad essere più grandi di quello che siamo”. Tre gli incontri
principali previsti, nel pomeriggio di ciascuno dei tre giorni: “Questi momenti –
informa il sito – saranno i ‘punti chiave’ del Festival e offriranno la possibilità
di pregare insieme e di riflettere su catechesi dedicate alla fede”. Inoltre, il programma
del Festival comprende incontri con alcune organizzazioni ecclesiali, workshop e momenti
di musica. E a questo proposito, è stato lanciato un concorso musicale tra gli iscritti
al Festival, per scegliere, tra le proposte che verranno presentate, l’Inno più adatto
all’evento perché – ricordano gli organizzatori – “chi canta, prega due volte, come
diceva Sant’Agostino”. Ampio spazio, inoltre, verrà dedicato ai social network, attraverso
la creazione di un’apposita pagina Facebook, di uno specifico account Twitter e di
un blog, così che “tutte le comunità, le scuole e ciascun giovane possano promuovere
le attività del Festival”. Annunciato nel settembre dello scorso anno, l’evento era
stato così presentato da mons. Anthony Colin Fisher, vescovo di Parramatta e responsabile
della pastorale giovanile della Conferenza episcopale australiana: “Un’opportunità,
per i giovani, di incontrare Cristo attraverso la Chiesa e per i vescovi un’occasione
per ascoltare e condividere le problematiche e le preoccupazioni del mondo giovanile”.
(I.P.)