Fukushima: perdite di acqua radioattiva nella centrale dell’incidente
Torna l’allarme per la centrale nucleare giapponese di Fukushima, danneggiata da uno
tsunami nel 2011: da giorni una cisterna, vicino all’Oceano, perde acqua altamente
radioattiva. Circa 300 tonnellate hanno già contaminato il terreno all’esterno dell’impianto,
e le autorità hanno innalzato il livello di allerta da 1 a 3 su una scala di 7. Davide
Maggiore:
“Incidente grave”:
secondo gli esperti giapponesi è questa ora la definizione di ciò che sta avvenendo
a Fukushima; una valutazione che secondo gli standard internazionali è cento volte
più grave di quanto inizialmente stimato. Una persona esposta al liquido contaminato
riceverebbe in un’ora una quantità di radiazioni pari a cinque volte la quantità massima
ammessa dalla legge in un intero anno. La società Tepco, che si occupa della gestione
dell’impianto, sta cercando di fermare la perdita e di aspirare l’acqua finita nel
terreno. Questa, assicurano i responsabili, non ha raggiunto l’Oceano: cosa che potrebbe
però avvenire comunque nel giro di due anni. L’incidente, il più grave dalla chiusura
della centrale, e l’ammissione di perdite simili avvenute in passato hanno preoccupato
il governo nipponico, che ora si impegnerà in maniera più diretta nella bonifica del
sito. E i timori vanno anche oltre l’arcipelago giapponese: la compagnia aerea coreana
Asian Airlines ha deciso di sospendere a partire da ottobre i voli verso l’area colpita
dall’incidente. “I passeggeri sono preoccupati” ha spiegato un portavoce dell’azienda,
secondo cui il servizio potrà essere ripreso in seguito, valutando le condizioni dell’area.