Egitto. L’Alta Corte ha ordinato la scarcerazione dell’ex-presidente Mubarak. E fonti
giudiziarie fanno sapere che la procura non presenterà appello contro la decisione.
Intanto l'Ue ha deciso di sospendere le consegne di armi anche se la decisione sarà
lasciata ad ogni singolo Paese membro. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia Ue,
Catherine Ashton, al termine del vertice straordinario dei 28 ministri degli Esteri
dell'Ue a Bruxelles. Il servizio di Debora Donnini:
Mubarak potrebbe
essere liberato e andare a Sharm el Sheik, sottoposto alla libertà condizionata in
attesa delle sentenze dei processi a suo carico. Lo affermano all'ANSA fonti della
sicurezza egiziana dopo che l’Alta Corte ha disposto la scarcerazione dell’ex-presidente
egiziano, decisione verso la quale la procura non presenterà appello. Il deposto presidente,
85 anni, dovrà però ricomparire in aula il 25 agosto alla ripresa del secondo giudizio
in corso nei suoi confronti: quello per aver ordinato o non impedito l’uccisione di
circa 800 manifestanti durante la rivolta che nel febbraio 2011 condusse alla caduta
del vecchio regime. Intanto sono stati arrestati oggi Safwat Hegazi, dirigente dei
Fratelli musulmani e il portavoce del braccio politico della Fratellanza, Murad Ali.
E dal carcere il leader dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, ha lanciato un forte
messaggio: si pentiranno - afferma - di quello che hanno fatto coloro che hanno scelto
di sostenere l'oppressione e lo spargimento di sangue. Sul fronte diplomatico i ministri
degli esteri Ue hanno deciso di sospendere la consegna di armi verso l’Egitto. L’Ue
poi fa appello a tutti gli egiziani per fermare le violenze e al dialogo ritenendo
che le recenti operazioni condotte dalle forze di sicurezza siano state sproporzionate.
“L’appello
alla preghiera e alla pace di Papa Francesco sostiene e allevia le sofferenze della
comunità egiziana”. Sono le parole di mons. Youhannes Zakaria, vescovo copto
cattolico di Luxor, parole serene, rispetto alle sofferenze patite nei giorni scorsi,
quando è stato vittima di attentati e minacce da parte di uomini armati. “Oggi a Luxor
c’è calma e la gente è tornata in strada”, ci racconta, ricordando che per tutti i
fedeli domani celebrerà la Messa dell’Assunzione. La sua testimonianza al microfono
di Gabriella Ceraso: