Bandiera verde: tante le spiagge italiane a misura di bambino
Sono 83 le località balneari italiane a misura di bambino che hanno conquistato durante
questa estate la Bandiera Verde. Tra le più note, Forte dei Marmi, Cefalù e Riccione.
A stilare l'elenco virtuoso, il pediatra Italo Farnetani insieme a oltre 900
colleghi. Elisa Sartarelli lo ha intervistato:
R. – Ai bambini
interessa l’acqua, che quindi non deve essere subito profonda ma bassa, la sabbia
e la possibilità di avere un po’ di spazio anche fra gli ombrelloni. E’ importante
poi che ci siano le attrezzature da spiaggia, il salvataggio, perché è fondamentale.
Noi abbiamo fatto un elenco di 83 spiagge, disseminate sulla nostra penisola, e si
va da quella più a sud-ovest, Tre Fontane in provincia di Trapani, fino a quella più
a Nord-Est che è Grado. Le località sono sparse in tutte le regioni e abbiamo seguito
il criterio per il quale si trovino ad una minima distanza l’una dall’altra, per evitare
di concentrare le spiagge solo in alcune regioni.
D. – Meglio spiagge isolate
o località affollate?
R. - E’ importante che i bambini stiano in mezzo alla
gente, perché imparano a parlare quando sono piccoli e incontrano coetanei e amici
quando sono più grandicelli. La spiaggia rumorosa, infatti, con gente che parla, con
la musica, con i suoni e la luce sono una stimolazione per il cervello del bambino.
Il bimbo, quindi, che si trova in spiagge affollate sarà più intelligente, perché
avrà una maggiore quantità di stimolazioni. Se poi ci sono genitori che preferiscono
stare in località isolate, ci possono andare fino a che hanno figli con meno di sei
anni, perché nei primi sei anni il bambino vuole stare principalmente con i genitori.
Dopo invece è necessario portarlo in spiagge affollate, perché vorrà incontrare i
coetanei.
D. – Una vacanza per la famiglia: acqua pulita e sabbia è ciò che
serve ai bambini; servizi, docce e bar e non lontano negozi, gelaterie e ristoranti
per gli adulti.
R. – Questa ricerca che noi abbiamo fatto dal 2008 ha ribaltato
quella che era la concezione tradizionale della vacanza. La famiglia va in vacanza.
Quando stanno bene i bambini, stanno bene anche i genitori. Chi ha figli non deve
fare una vacanza per i figli, ma una vacanza per l’intera famiglia, una vacanza in
cui si possano divertire i piccoli ma anche i grandi. I genitori sono in vacanza e
si devono divertire e devono, quindi, scegliere le località dove possano andare a
prendere un aperitivo, andare al ristorante, andare a vedere i negozi. La scelta dei
colleghi pediatri è stata chiara: quando sono sereni i genitori, stanno bene anche
i bambini, proprio perché qui è la famiglia che va in vacanza. Ricordiamo che fino
ai 18 anni l’influenza della famiglia è superiore a quella del gruppo dei coetanei.