Siria: al via i lavori della missione Onu sulle armi chimiche
Non si fermano i combattimenti in Siria, nel giorno in cui la missione Onu che indaga
sulle armi chimiche inizia i suoi lavori. Intanto, il presidente Bashar al-Assad ha
nuovamente annunciato azioni forti contro i ribelli. Il servizio di Marina Calculli:
Bashar al Assad
ha detto di essere deciso a “sradicare il terrorismo”, vera causa, nelle sue parole,
del conflitto che sta devastando la Siria dal marzo 2011. Accogliendo nella capitale
una delegazione della Mauritania ha affermato che nonostante “gli sforzi costruttivi
e sinceri per cercare una soluzione politica alla crisi, se non si elimina il problema
del terrorismo non si verrà a capo di nulla”. Sul terreno intanto continua inarrestabile
il flusso di siriani verso il Kurdistan iracheno. Secondo l’ONU in pochi giorni sono
circa 20mila le persone che hanno passato il confine. Si tratta della più grande singola
ondata di rifugiati negli ultimi due anni. E il conflitto siriano continua ad estendersi
in Libano: ieri vicino a Hermel sono caduti 5 razzi provenienti dal confine tra i
due Paesi. Non è la prima volta che la Bekka, e in particolare il sito di Hermel,
sono messe sotto attacco. A Damasco invece è arrivata la squadra di ispettori delle
Nazioni unite che indagherà sull’uso di armi chimiche. Il team si propone di investigare
in tre luoghi: due sono ancora ignoti. Il terzo è il sobborgo di Khan al-Assal di
Aleppo, dove il 19 marzo è avvenuto un attacco assai controverso.