Repubblica Centrafricana: l'ex ribelle Djotodia giura da presidente, comincia la transizione
Ieri, nella Repubblica Centrafricana si è ufficialmente insediato alla presidenza
Michel Djotodia, capo dei ribelli Seleka che avevano rovesciato, alla fine di marzo,
l’allora capo dello Stato Bozizé. Nel Paese africano comincia quindi ufficialmente
un periodo di transizione, che dovrebbe durare 18 mesi e condurre ad elezioni. Davide
Maggiore:
Michel Djotodia
ha prestato giuramento, ed ora è il sesto presidente della Repubblica. “Il mio augurio
più grande è quello di essere l’ultimo Centrafricano a dover usare la forza per accedere
al potere, cosicché l’ordine costituzionale non sia più solo una parola vuota”, ha
detto l’ex capo ribelle nel suo discorso. Con la cerimonia di insediamento si è concluso
il percorso che, con la creazione di un Consiglio Nazionale e di una Corte costituzionale,
ha portato il Paese a dotarsi di istituzioni provvisorie. Un carattere, quello della
temporaneità, che il nuovo presidente ha promesso di rispettare: “Farò di tutto per
uscire da questa transizione lodato, e a testa alta”, ha dichiarato. Testimoni di
questo impegno sono stati il presidente del Ciad, Idriss Déby, e quello del Congo
Brazzaville, Sassou-Nguesso, mediatore nella crisi centrafricana. “Una farsa” è stato
invece il commento sulla cerimonia del presidente deposto Bozizé, secondo cui la ribellione
si è retta solo su “kalashnikov e militari stranieri”. E fuori dalla capitale Bangui
continua l’emergenza umanitaria: su 4,6 milioni di centrafricani, piu' di un milione
e mezzo hanno bisogno di aiuti alimentari e medici urgenti.