2013-08-15 10:07:18

Accordo tra le due Coree su Kaesong. Padre Notker: rispettare la sensibilità dei nordcoreani


Segnali di distensione tra le due Coree. Seul e Pyongyang hanno raggiunto un accordo per la riapertura dell'impianto industriale congiunto di Kaesong, ultimo simbolo della cooperazione tra i due Paesi, chiuso ad aprile per decisione unilaterale del governo nordcoreano. Si sofferma sull’importanza di questa intesa, l’abate primate dei benedettini, Notker Wolf, appena tornato dalla Corea del Nord, dove il suo Ordine sta costruendo un ospedale. Stefanie Stahlhofen l’ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Nell’impianto industriale di Kaesong sono impiegate 53 mila persone e fornisce 90 milioni di dollari al mese al Paese. Quindi la Corea del Nord è molto interessata, ma vuole anche essere rispettata. Questo è il problema di tutte le negoziazioni: in Occidente si pensa talvolta che la Corea del Nord sia un piccolo e insignificante Stato comunista, ma non va bene così. Anche loro vogliono essere rispettati e trattati allo stesso livello degli altri, non vogliono essere sottomessi all’arroganza di altre persone o altre nazioni. Bisogna rispettare la loro sensibilità. Solo considerandoli uguali a noi nelle trattative, si riesce a raggiungere accordi - come d’altra parte ci siamo riusciti noi Benedettini con il nostro ospedale in Corea del Nord – perché loro vedono che noi li rispettiamo, senza imporre embarghi o minacciare con la forza o il potere... Noi cristiani lo sappiamo: il potere è il contrario del messaggio di Gesù e noi siamo lì per servire.

D. – Cosa ci dice riguardo il vostro ospedale?

R. – Noi benedettini stiamo costruendo un ospedale nella Corea del Nord. Ne abbiamo già costruito una parte: una clinica di 100 letti, che è diventata clinica del distretto, un ospedale generale, con un dipartimento ginecologico. E’ molto importante e vengono prodotti anche medicinali locali. L’ospedale è quasi finito ormai, anche se mancano ancora parecchi soldi. Dovevo, quindi, vedere a che punto siamo arrivati, perché è difficile ricevere notizie dirette dalla Corea del Nord. Per entrare in questo Paese la maggior parte delle persone passano per il Nord-Est della Cina e anche noi entriamo sempre da questa parte e non da Pyongyang, perché è troppo difficile passare da lì. Molti sono gli investimenti che si fanno in Corea del Nord, ma sempre con cautela e problemi. Sono andato, quindi, lì a discutere la situazione attuale.







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