Senza lavoro non c’è dignità: il messaggio dei vescovi per il Labour Day
“Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona attraverso il
quale è possibile mantenere se stessi, la propria famiglia e contribuire alla crescita
della propria Nazione”. E’ quanto scrive mons. Stephen Blaire, presidente della Commissione
per la Giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale degli Stati Uniti,
citando le parole di Papa Francesco all’udienza generale del primo maggio, festa di
san Giuseppe Lavoratore. In vista del Labour Day, la Festa nazionale del Lavoro, che
quest’anno si celebra il 2 settembre, il presule ha diffuso un messaggio in cui evidenzia
come purtroppo questa dignità sia negata a milioni di lavoratori “a causa della disoccupazione,
della sottooccupazione, di salari ingiusti, di abusi e dello sfruttamento”. “L’economia
- denuncia - non sta creando un numero adeguato di posti di lavoro perché i lavoratori
possano mantenere le loro famiglie”. Oggi negli Stati Uniti più di quattro milioni
di persone sono senza lavoro da più di sei mesi, senza contare i milioni che hanno
perso ogni speranza. Per ogni posto disponibile, ci sono almeno cinque disoccupati
o sottoccupati. Questo scarto tra domanda e offerta - osserva mons. Blaire - abbassa
i salari, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze e la povertà. Citando le parole
profetiche della Costituzione conciliare “Gaudium et Spes”, mons. Blaire, si chiede
come sia possibile il rispetto reciproco tra le persone quando convivono insieme il
lusso sfrenato e la miseria assoluta. La lettera ricorda in proposito anche le parole
dell'enciclica “Caritas in Veritate” in cui il Papa emerito Benedetto XVI ricordava
che “la dignità della persona e le esigenze della giustizia richiedono scelte economiche
che non facciano aumentare in modo eccessivo e moralmente inaccettabile le differenze
di ricchezza e che si continui a perseguire quale priorità l'obiettivo dell'accesso
al lavoro o del suo mantenimento per tutti”. Il presule sottolinea poi l’importanza
dei sindacati per la tutela dei diritti dei lavoratori, un ruolo del resto riconosciuto
dalla Dottrina sociale cattolica e sostenuto dalla Chiesa. In conclusione mons. Blaire
richiama il dovere morale delle imprese di rispettare la dignità del lavoro e di mettere
le persone prima del profitto nell’interesse del bene comune della società. (L.Z.)