2013-08-13 15:22:52

Nuove tensioni tra Londra e Madrid su Gibilterra


Si riaccende la tensione tra Madrid e Londra per la sovranità su Gibilterra, l’enclave del Regno Unito nell’estremo Sud della Spagna. Ad innescare il nuovo scontro, la costruzione da parte delle autorità britanniche di una barriera in mare per rafforzare la pista dell’aeroporto, ma che secondo il governo iberico danneggia i pescatori spagnoli e viola le acque territoriali. Come ritorsione Madrid ha intensificato i controlli alla frontiera e ha annunciato di valutare l'opportunità di ricorrere alla Corte internazionale dell'Aja. Ma quali soluzioni giuridiche offrono gli organismi internazionali? Marco Guerra lo ha chiesto a Natalino Ronzitti, docente di diritto internazionale all’Università Luiss:RealAudioMP3

R. – Ci sono molti fori che potrebbero esser presi in considerazione per quanto riguarda la controversia territoriale: in primo luogo potrebbe essere la Corte internazionale di giustizia, ma per poter andare davanti alla Corte ci vuole un compromesso ed ovviamente i due Stati devono essere d’accordo. La Spagna ha impostato questa questione da tempo come una questione di decolonizzazione: Gibilterra non è il solo territorio ad avere uno status del genere; ricordiamoci anche che il Regno Unito ha seguito una politica diversa con Hong Kong che è stata restituita nel 1997 alla Cina; Hong Kong però conserva uno statuto particolare. Quindi, le soluzioni negoziali ci sono. L’altra possibilità per la Spagna è di portare la questione all’attenzione delle Nazioni Unite nell’ambito dell’Assemblea generale e trattare il problema come una questione di decolonizzazione: la Spagna sostiene che il popolo di Gibilterra non è un popolo autoctono e quindi non ha diritto di esprimersi con un referendum per l’autodeterminazione. In questo caso però il territorio fa parte della Spagna, ma deve essere trattato come una parte staccata dalla Spagna e che in questo momento ne inficia la sua integrità territoriale; mentre il Regno Unito sostiene che ci sia un trattato di cessione del 1713 e che, quindi, ha la sovranità su questo territorio. Ci sono poi altri piccoli problemi: il trattato di cessione non riguardava alcune piccole porzioni di territorio di cui si è appropriato il Regno Unito, ma a quei tempi la conquista era un modo legittimo di acquisto della sovranità territoriale a differenza di oggi.

D. – La questione della pesca è al centro della disputa di questi giorni. Quali soluzioni offre il diritto internazionale?

R. – Le soluzioni sono offerte dalla convenzione delle Nazioni Unite sull’estensione delle acque territoriali; quindi, se si tratta esclusivamente di una questione di pesca ma non si tratta solo di questo - ci sono dei fori specializzati, come il Tribunale internazionale per il diritto del mare di Amburgo. I mezzi ci sono ma ovviamente ci vuole la buona volontà delle parti.

D. – La Spagna ha paventato anche l’ipotesi di applicare un dazio molto pesante alla frontiera e sta intensificando anche i controlli…

R. – Qui si pone un problema: credo che Gibilterra sia fuori dall’area Schengen, così come il Regno Unito; quindi, i controlli possono essere effettuati però non devono essere troppo intrusivi che finiscono per violare il principio della libera circolazione all’interno dell’Unione Europea. Sotto questo profilo la questione potrebbe essere portata addirittura di fronte alla Corte di giustizia dell’Unione Europea; cosa che credo stia “adombrando” il Regno Unito.







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