Napolitano: le sentenze definitive si applicano, crisi di governo sarebbe fatale
"Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può
che prendersi atto”. E’ quanto si legge in una nota del presidente Napolitano, resa
nota dal Quirinale a proposito del caso Berlusconi, per il quale, precisa Napolitano,
vale questa regola, così come per ogni altro caso. In merito ad una eventuale grazia,
il capo dello Stato nega di aver ricevuto domande; la clemenza, spiega ancora, è subordinata
ad “un esame obbiettivo e rigoroso - sulla base dell'istruttoria condotta dal Ministro
della Giustizia – per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che,
senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono
motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull'esecuzione della
pena principale". Napolitano ribadisce poi l’esclusione del carcere per Berlusconi,
ma l’applicazione delle pene alternative. Toccherà dunque al Cavaliere e al suo partito
decidere circa il futuro del suo ruolo, “preminente per tutti – è l’indicazione –
dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l'Italia ha bisogno” . Napolitano
lancia poi un messaggio chiaro: le ipotesi di scioglimento delle camere sono “arbitrarie
e impraticabili”, una crisi di governo dopo 100 giorni porterebbe "incertezza e instabilità"
impedendo al Paese di riagganciare la ripresa. "Quella del presidente Napolitano
è una prima riflessione sul tema drammatico della condanna di Silvio Berlusconi e
tenendo conto di ciò essa lascia aperti spazi significativi per quello che riguarda
il futuro". Così Fabrizio Cicchitto (Pdl) commenta la nota di Napolitano sulla sentenza
di condanna per il leader Pdl. Per Cicchitto, nelle parole di Napolitano "c'è un esplicito
riferimento al ruolo politico di Berlusconi". Per il senatore Gasparri,nella nota
del Capo dello Stato "non si escludono soluzioni, facendo richiamo a procedure note
e ad un eventuale esercizio del potere di grazia e commutazione della pena".
Dal Colle è arrivata una risposta rispettosa. Così il segretario Pd Epifani
dopo la nota di Napolitano. "Una dichiarazione opportuna viste le pressioni che si
sono create anche indebitamente. In generale, rispettosa di tutti i ruoli: da quello
della divisione dei poteri, alla presa d'atto delle sentenze definitive a quelle che
sono le prerogative del Capo dello Stato", commenta Epifani. Napolitano è stato "chiaro
sia sulle preoccupazioni di un'eventuale crisi di governo sia sul profilo istituzionale".
Nella
sua nota, Napolitano "non mi sembra che dica nulla di sostanziale, mi sembra una dichiarazione
un po' pilatesca e comunque lascia aperto un interrogativo quando dice che se dovesse
arrivare una richiesta di grazia la valuterà". Così il senatore del Movimento 5 Stelle,
Crimi, commenta la nota del Quirinale.