Il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica ampio spazio al tema della remissione
dei peccati. Gesù, ricorda il Catechismo, ha dato alla Chiesa i Sacramenti del Battessimo
e della Penitenza per mezzo dei quali possiamo essere perdonati e riconciliati con
Dio. Proprio sul tema della remissione dei peccati si sofferma padre Dariusz Kowalczyk,
nella 39.ma puntata del suo ciclo di riflessioni dedicate ai 20 anni dalla pubblicazione
del Catechismo:
Crediamo nella
remissione dei peccati. Questo vuol dire che crediamo in Dio Salvatore. Perché soltanto
Dio può rimettere i peccati. Proprio per questa ragione, quando Gesù disse al paralitico:
“Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati” gli ebrei si scandalizzarono. E “pensavano
in cuor loro «Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo» (Mc 25-6). Ma
Gesù diceva la verità, perché era vero uomo, ma anche vero Dio. “In lui noi abbiamo
la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della sua grazia” (Ef 1,7) - scrive
san Paolo.
Quando pensiamo a tutti i nostri peccati, sentiamo un peso di cui
non possiamo liberarci da soli. E nessun altro uomo ci può dire – "Io ti assolvo da
tutti i tuoi peccati". La realtà negativa del peccato fa parte della nostra vita,
della nostra persona a ce la portiamo dietro. Solo Dio, il Signore di tutta la realtà,
può cancellare le nostre colpe.
Gesù ha dato alla sua Chiesa due Sacramenti
per mezzo dei quali possiamo essere perdonati e riconciliati con Dio: il Battesimo
e la Penitenza (cfr. CCC,977-980). Ha anche inviato i suoi Apostoli a predicare “la
conversione e il perdono dei peccati” (Lc 24,47). Perciò San Paolo Apostolo esorta
i Corinzi: “Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo come se Dio esortasse per mezzo
nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor
5,20).
Il Catechismo ci ricorda il magistero della Chiesa che insegna: “Non
c’è nessuna colpa, per grave che sia, che non possa essere perdonata dalla santa Chiesa”
(n. 982). L’unico peccato che non può essere cancellato è quello contro lo Spirito
Santo. Il Catechismo spiega che “la misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi
deliberatamente rifiuta di accoglierla e respinge il perdono dei propri peccati e
la salvezza offerta dallo Spirito” (n. 1864). Il mancato perdono dunque non è da parte
di Dio, ma dell’uomo.