2013-08-12 19:13:34

Egitto: l'esercito rinvia lo sgombero, la magistratura proroga di 15 giorni la detenzione di Morsi


In Egitto è stato rinviato lo sgombero dei sit-in dei sostenitori dell’ex presidente Mohamed Morsi. Dopo l’ultimatum dato dall’esercito, che ha minacciato di disperdere i manifestanti anche con l'uso della forza, la giornata odierna è stata segnata da nuove proteste. A far crescere la tensione anche la decisione della magistratura egiziana di prolungare di 15 giorni la detenzione di Morsi. Accorato appello lanciato, via Twitter, dal patriarca ortodosso copto Tawadros II affinché vengano impediti attacchi e violenze. Ma nelle piazze del Cairo si temono nuovi scontri.Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

La giustizia egiziana ha prorogato di 15 giorni la detenzione preventiva di Mohamed Morsi. La decisione è stata presa in attesa della conclusione di un’inchiesta su una presunta collaborazione del deposto presidente egiziano con il movimento islamista di Hamas. La liberazione di Morsi era una delle richieste dei manifestanti e delle diplomazie internazionali. Le autorità egiziane hanno inoltre reso noto che saranno rimossi 20 dei 27 governatori. I nuovi alti funzionari giureranno domani davanti al presidente egiziano, Adly al-Mansour. Secondo fonti di stampa, i governatori rimossi sono quelli nominati da Mohamed Morsi. Nelle strade del Cairo, intanto, resta alta la tensione. I sostenitori del deposto presidente continuano a presidiare le piazze della capitale, dove si sono registrate oggi nuove proteste, anche davanti alla Corte Costituzionale. I fratelli Musulmani non intendono fare passi indietro e i dimostranti non abbandonano i loro presidi, nonostante le minacce dell’esercito. Sull’altro versante, le forze di sicurezza hanno annunciato il rinvio dell’operazione di sgombero per disperdere i manifestanti. Al momento il bagno di sangue, temuto e ritenuto un rischio concreto da diversi osservatori, è scongiurato.







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