Darfur: alta tensione dopo i gravi scontri del fine settimana
Resta alta la tensione nella regione sudanese del Darfur dopo gli scontri che, negli
ultimi due giorni, hanno provocato oltre 100 morti per questioni legate al possesso
della terra e del bestiame. Esplosioni e raffiche di arma da fuoco sono state sentite
da sabato mattina fino almeno alla sera di domenica, secondo quanto riportano diverse
fonti locali. La situazione resta instabile: le due comunità di pastori coinvolte
non sembrano aver risolto le loro dispute sul possesso di alcuni pascoli, che si sono
intrecciate con una serie di furti di bestiame e uccisioni. Le autorità locali hanno
inoltre accusato alcuni tra i gruppi ribelli che combattono le truppe governative
nell’area di aver partecipato agli scontri, accusa respinta dai guerriglieri. Intanto,
operatori umanitari nella zona rilanciano il timore che nuovi scontri possano mettere
a rischio i civili, soprattutto donne e bambini. La situazione umanitaria resta fragile
in tutto il Sudan: negli scorsi giorni, inondazioni hanno colpito parte del Darfur
e altre, che nelle regioni settentrionali del Paese hanno fatto almeno 36 morti, aggravano
ulteriormente l’emergenza. (A cura di Davide Maggiore)