2013-08-11 19:36:32

Immigrazione. 2 fermi per la tragedia di Catania. “Profondamente toccato” il Papa


Il Papa segue ''con attenzione e preoccupazione'' gli sviluppi della nuova ondata migratoria che interessa le coste italiane. Tragedie come quella avvenuta a Catania”, in cui 6 immigrati sono annegati, “lo toccano profondamente”. Così il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che ricorda come il recente viaggio compiuto dal Santo Padre a Lampedusa sia la dimostrazione di quanto tenga a quest'aspetto e allo stesso tempo di quanto il problema sia vivo, reale ed attuale.

Intanto sono state identificate le sei vittime del tragico sbarco a Catania. Intanto due minorenni egiziani sono stati arrestati ieri dai carabinieri, avrebbero fatto parte dell’equipaggio dell’imbarcazione. Ancora da rintracciare i tre conducenti del barcone, a bordo del quale c’erano oltre cento persone. E ieri sfiorata un’altra tragedia sulle coste calabresi, si è infatti capovolta un imbarcazione con 80 immigrati ma nessuno è rimasto ferito. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Omicidio colposo plurimo. E’ il reato ipotizzato per i due giovani fermati in seguito al tragico naufragio a pochi metri dalla costa catanese. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è l’esistenza di una nave madre che avrebbe trainato il vecchio peschereccio sul quale erano stipati un centinaio di migranti egiziani e siriani. Alcuni sarebbero riusciti a fuggire appena toccata terra. Tra loro forse anche i potenziali scafisti, non identificati né tra le vittime né tra i superstiti. Tragedia invece fortunatamente solo sfiorata questa domenica in Calabria: a Monasterace, nella Locride, dove un barcone arenatosi sulla battigia si è capovolto con 80 immigrati a bordo. Anche in questo caso in gran parte egiziani e siriani. Nessuno è rimasto ferito. Per queste tragedie non c’è una soluzione miracolosa, ha detto il ministro degli esteri Emma Bonino, che sottolinea: le frontiere sud della Libia sono poco controllabili. L’Italia, ha concluso Bonino, è un Paese più di transito che di destinazione, non è il sogno per questi immigrati. E dall’Azerbaigian il premier Letta sottolinea: serve un cambio di passo dell’Unione europea sulle politiche migratorie, l’Italia se ne farà carico in ambito comunitario.







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