Egitto:ancora braccio di ferro tra oppositori e sostenitori di Morsi
In Egitto prosegue il braccio di ferro tra oppositori e sostenitori del deposto presidente
Morsi. Ieri mossa a sorpresa della moglie, apparsa in pubblico per chiederne la liberazione.
E oggi, venerdì di preghiera, la tensione potrebbe salire ulteriormente. Il servizio
è di Salvatore Sabatino:
I Fratelli Musulmani
continuano a sfidare il Governo ed anche ieri, giornata di inizio della ricorrenza
di Eid al-Fitr, la festa di fine Ramadan, migliaia di sostenitori del deposto presidente
Morsi sono tornati a marciare per le vie del Cairo. Tutto questo malgrado già mercoledì
il premier el-Beblawi avesse minacciato un intervento delle forze di sicurezza per
sgomberare le piazze. Ammonimento che non ha fermato neppure la moglie dell’ex presidente
Morsi, Naglaa Mahmoud, che a sorpresa, è salita sul palco di uno dei presidi, nel
sobborgo di Nasser City, per invocare il rilascio del marito, scatenando l’entusiasmo
dei presenti. Nell'altro presidio simbolo della protesta islamista, la piazza di Al
Nahda, i manifestanti hanno eretto barricate con sacchi di sabbia e mattoni. Ma c’è
un’altra piazza, Piazza Tahrir, quella degli oppositori di Morsi, che ieri ha fatto
da sfondo ad una preghiera collettiva per la fine del Ramadan; oggi, invece, potrebbe
essere l’epicentro delle proteste, che si riaccenderanno, come sempre, nel venerdì
di preghiera. Intanto da alcune fonti diplomatiche segrete, l’ipotesi che Forze Armate
e Fratelli Musulmani potrebbero rinunciare a uno scontro frontale e avviare colloqui,
magari indiretti, per poi aprire veri e propri negoziati. Da segnalare, infine, la
tragica situazione del Sinai, dove si moltiplicano gli attacchi da parte di gruppi
di predoni islamici: dal 3 luglio – giorno in cui è stato deposto Morsi – almeno 47
persone hanno perso la vita a causa di 85 attentati.