Egitto: pro- Morsi ancora in piazza. Scontri e feriti nel paese
Egitto incandescente. Altissima la tensione nelle piazze, teatro di scontri fra i
manifestanti sostenitori del destituito presidente Morsi e le forze di sicurezza.
Colpi di arma da fuoco e lacrimogeni della polizia non hanno fatto desistere i Fratelli
Musulmani. Il servizio di Paola Simonetti:
Il paese sembra
ormai spaccato in due. La violenta protesta riesplosa in Egitto fra i Fratelli Musulmani,
sostenitori del destituito presidente Morsi, fronteggia le forze dell’ordine la cui
reazione finora non ha sortito gli effetti desiderati dal governo: sgomberare le piazze.
I manifestanti marciano, in 10mila secondo le prime stime affollano le strade nonostante
i diversi ultimatum lanciati dalle autorità e la risposta dura della polizia con lacrimogeni
e spari. Negli scontri di oggi a sud del Cairo almeno 28 persone sono rimaste ferite.
Altre decine di feriti si registrano anche in altre città del paese. Il primo ministro
ad interim el-Beblawi ha intimato: "La situazione si sta avvicinando al momento che
preferiremmo evitare”. Un avvertimento caduto nel vuoto. Lo slogan comune di chi
invade le piazze è "Il popolo vuole la caduta dei golpisti". I manifestanti ribadiscono
il netto rifiuto del diktat del premier. La lotta pacifica, dunque prosegue, finchè
il Paese, dicono i Fratelli Musulmani, non sarà tornato al cammino democratico e
il colpo di stato non avrà avuto fine".