2013-08-09 20:29:38

Discarica nei pressi del Divino Amore, i cittadini annunciano ricorso al Tar


La discarica romana del post-Malagrotta si farà a Falcognana. La decisione è giunta al termine del vertice tra il ministro dell'Ambiente Orlando e le autorità locali. Nonostante le rassicurazioni ricevute, i cittadini promettono battaglia e annunciano l’intenzione di ricorrere al Tar. Il sito 'Ecofer', indicato come idoneo e finora discarica di rottami ferrosi – spiegano – ha una capienza di non oltre 150mila tonnellate di rifiuti contro i 500mila annui previsti dal progetto approvato. Contrario anche il rettore-parroco del Santuario del Divino Amore, don Pasquale Silla. Paolo Ondarza lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Siamo contrari, perché la gente, che moltissime volte viene a piedi, passerebbe a ridosso di questa zona, che verrebbe certamente contaminata. Andare al Divino Amore, passando vicino alla discarica, non credo sia un bel biglietto da visita. Farei notare anche che il Santuario ha sempre avuto un’incidenza molto importante sull’ambiente circostante e non solo. Il nostro Santuario - è noto – ha un’importanza straordinaria per la bellezza dell’ambiente. Noi ci teniamo a rimanere nell’Agro Romano, dove le famiglie, gli amici, possono incontrarsi, stare insieme, ravvivare i loro rapporti vicendevoli. Questo è un luogo di cultura, dove tante sono le iniziative culturali; è un luogo vocazionale; è un luogo di carità - al Divino Amore sono tante le opere di carità –; è un luogo ovviamente di preghiera, di pietà popolare. A me dispiace per questo ambiente così sacro. Pensate che la gente che arriva a piedi da varie direzioni, vedendo il campanile si ferma e addirittura bacia per terra, dicendo che questa è la terra della Madonna, che questa è una terra benedetta. Si tratta di pietà popolare, ovviamente, ma prendercela con queste persone, e dire: “No, non è nulla! Qui c’è anche il profumo della discarica!”, non mi sembra una cosa positiva.

D. – Queste sue considerazioni, chiaramente, nulla tolgono a quella che è un’emergenza attualmente vissuta a Roma, ovvero l’emergenza rifiuti...

R. – Guardi, io so una cosa: l’Esercito ha tanti spazi liberi, che non servono – grazie a Dio – a nulla. Perché, questi spazi, che sono distanti parecchi chilometri dai centri abitati, non vengono utilizzati? So che l’Esercito ha messo già a disposizione questi spazi. Qualcuno si è addirittura lamentato dicendo che è una pazzia. Ma come una pazzia? Se il ministro della Difesa ha detto che ci sarebbe questa opportunità, non capisco perché non si possa esplorare questa ipotesi per collocarci i rifiuti.

D. – Crede che ci siano ancora degli spazi di dialogo?

R. – Io sono fiducioso.







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