Via libera dal Cdm al decreto contro il femminicidio
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge contro il femminicidio. "Un
segno fortissimo di cambiamento e un chiarissimo segnale di lotta senza quartiere,
secondo il premier Enrico Letta. Ad illustrare il provvedimento il ministro dell’Interno
Alfano che parla di “ottimo risultato”. Paolo Ondarza:
Un aumento della
pena di un terzo sia in caso di femminicidio sia per stalking, l'arresto obbligatorio
in flagranza e un permesso di soggiorno per motivi umanitari se la vittima è un immigrato
In soli 12 articoli il decreto contro il femminicidio ha il triplice obiettivo di
prevenire la violenza, proteggere le vittime e punire i colpevoli. La pena viene
aumentata di un terzo se alla violenza assiste un minorenne, se la vittima è in gravidanza
o se la violenza viene fatta dal coniuge anche se separato o divorziato o dal compagno
anche se non convivente. “Una volta fatta, la querela è irrevocabile e la Polizia
potrà allontanare di casa il coniuge violento anche a fini preventivi. Previsti poi
una corsia preferenziale per i processi di femminicidio con l’anonimato garantito
a chi testimonia e un gratuito patrocinio alla vittima a prescindere dal reddito".
Nel provvedimento anche norme contro il cyberbullismo.