2013-08-08 11:11:51

Sri Lanka. Militari attaccano manifestanti fuggiti in una chiesa, vittime


È stata repressa nel sangue dall’esercito la protesta pacifica che da una settimana stavano portando avanti gli abitanti dell’area di Weliwriya, nello Sri Lanka, per chiedere acqua potabile e la fine dell’inquinamento ambientale, dovuto anche alla presenza di una fabbrica tessile che inquina i corsi d’acqua. Il bilancio finale è di tre morti e 45 feriti. Secondo le testimonianze raccolte da AsiaNews, il primo agosto scorso i militari avrebbero inseguito i manifestanti fin dentro la chiesa di Sant’Antonio, dove stavano cercando rifugio, e al vicino convento del Buon Pastore, arrivando perfino a puntare un mitra contro la madre superiora, suor Kanthi, che ricorda così quei momenti: “Urlavano dalla paura e dal dolore mentre i soldati continuavano a picchiarli – racconta – non abbiamo mai visto cose del genere, sembrava una piccola guerra, non so più quanti rosari abbiamo recitato per cercare di far fermare quella tragica notte”. Anche il parroco di sant’Antonio la rievoca con orrore: “Condanniamo con forza tutte queste uccisioni e questi assalti compiuti da uomini contro altri uomini – ha detto – in particolare fa effetto che siano stati braccati fin dentro la chiesa, dove cercavano rifugio. Dio ha dato a tutti gli esseri umani la stessa vita”. Secondo le prime ricostruzioni, i soldati avrebbero iniziato a sparare ad altezza uomo per fermare le proteste e dentro la chiesa hanno continuato a sparare contro il muro in segno d’intimidazione: tra gli assalitori c’erano anche poliziotti e la task force speciale creata dal governo e di stanza nel nord del Paese durante la guerra contro i ribelli tamil. Una netta condanna all'attacco è venuta anche dalla Chiesa locale, attraverso il presidente dei vescovi e arcivescovo di Colombo, cardinale Malcom Ranjith, che ha partecipato ai funerali di una delle vittime: "Bisogna sempre preservare la santità dei luoghi sacri di qualsiasi religione e rispettare le persone che vi entrano in cerca di protezione - ha detto annunciando anche risarcimenti per le vittime - chiediamo che i colpevoli siano puniti". (R.B.)







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