2013-08-08 14:49:12

Egitto. Sostenitori di Morsi protestano e annunciano “una nuova rivoluzione”


La fine del Ramadan segna il ritorno in piazza al Cairo dei sostenitori di Morsi, mentre Stati Uniti e Unione Europea restano a disposizione per una soluzione pacifica del conflitto nel Paese. In un colloquio telefonico tra Obama e il premier turco Erdogan, manifestata preoccupazione per lo stallo politico in Egitto e in Siria. Il servizio di Roberta Barbi:RealAudioMP3

È una manifestazione a metà tra la protesta e la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del digiuno del Ramádan, quella che ha fatto tornare in piazza oggi i sostenitori di Morsi, nonostante l’ultimatum del governo ad interim e la promessa di sgomberare i sit-in quanto prima nella piazza simbolo davanti a Rabaa al-Adawiya, mentre piazza Tahrir, luogo simbolo della fazione opposta dei Tamarod, resta ancora deserta. Scontri si sono invece registrati nel governatorato di Beni Suef, a sud del Cairo, dove almeno un manifestante è rimasto ferito. E secondo indiscrezioni potrebbero esserci segnali di distensione tra le forze armate e i Fratelli musulmani, che però hanno annunciato, dopo la festa una “nuova rivoluzione”: intanto, oggi la Procura ha ritirato il capo d’imputazione più grave – istigazione alla violenza – per Saad el-Katatni, il presidente del partito per la Libertà e la Giustizia considerato il braccio politico della Fratellanza, fatto che potrebbe costituire un preludio alla sua scarcerazione. Dal canto loro, gli islamisti hanno autorizzato un sopralluogo a Rabaa al-Adawiya da parte di una delegazione del parlamento europeo e di un gruppo di operatori umanitari, anche per dimostrare di non nascondere né armi né munizioni.







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