Egitto, nuove manifestazioni a sostegno del presidente deposto Morsi
Continua ad essere sul punto di esplodere la situazione in Egitto, dove i sostenitori
di Morsi hanno convocato per oggi cinque manifestazioni al Cairo in occasione del
primo giorno di festività dell’Eid al-Fitr, la fine del Ramádan. Intanto i Fratelli
musulmani avvertono: “Il governo è pronto a un nuovo massacro”, mentre non si fermano
gli sforzi diplomatici della comunità internazionale. Il servizio di Roberta Barbi:
Sul terreno
ci si aspetta una giornata caotica, oggi, al Cairo, dove la coalizione pro-Morsi ha
convocato cinque nuove manifestazioni a sostegno dell’ex presidente, che passeranno,
tra l’altro, attraverso Rabaa al-Adawiya, dove sono iniziati i festeggiamenti per
la fine del Ramádan e dove è apparsa anche la moglie di Morsi, che ha parlato in pubblico
dicendosi fiduciosa di un reintegro in carica del marito. Intanto la Fratellanza interpreta
come l’annuncio di un nuovo massacro la dichiarazione del premier ad interim el Beblawi
sui sit-in di protesta che saranno “eliminati rapidamente”. E sulla situazione di
stallo politico in Egitto come in Siria si sono sentiti telefonicamente il presidente
Usa Obama e il premier turco Erdogan, mentre in un comunicato congiunto Stati Uniti
e Unione Europea affermano di essere a disposizione per una soluzione pacifica del
conflitto nel Paese. Anche il presidente della Turchia, Abdullah Gul, in un suo intervento
alla stampa è tornato a chiedere “dialogo e riconciliazione” per l’Egitto che sta
sprofondando in tumulti “che deteriorerebbero ulteriormente la già tesa situazione
in Medio Oriente”.