Revoca delle sanzioni: la priorità del neo presidente iraniano Rowhani
Hassan Rowhani è il nuovo presidente iraniano. Oggi la cerimonia di insediamento,
con la benedizione della guida suprema Ali Khamenei, che gli ha conferito l’incarico.
Domani, davanti al parlamento, si terrà invece la cerimonia pubblica, con il giuramento
del settimo presidente della Repubblica islamica. Francesca Sabatinelli 64
anni, religioso moderato, Hassan Rowhani succede agli otto anni di guida di Mahmoud
Ahmadinejad, dal quale eredita l’isolamento nel quale l’Iran si è trovato negli ultimi
anni, ma anche la disastrosa situazione economica, con un’inflazione annua al 45%.
A pesare soprattutto le sanzioni internazionali alle quali la Repubblica islamica
è stata sottoposta negli anni per non aver accettato un accordo sul programma nucleare,
e che hanno ridotto del 40% le esportazioni di petrolio. Una nota dolentissima affrontata
subito dal neo presidente, che nel suo discorso ha garantito “nuovi passi” per arrivare
alla “revoca” delle sanzioni, rimanendo però allo stesso tempo fedele agli interessi
nazionali. Promesse ermetiche che verranno messe alla prova sin dalla prossima settimana,
mercoledì infatti gli Stati Uniti adotteranno nuove sanzioni, bloccando quasi completamente
le esportazioni di petrolio. Domani è possibile che Rowhani presenterà il suo governo,
secondo i media locali formato per lo più da tecnocrati collaudati che dovranno ottenere
la fiducia dal Parlamento.