Navi Pillay: stop al piano israeliano di espulsione dei beduini dal Negev
L’Alto Commissario Onu per i Diritti umani, Navi Pillay, ha criticato duramente il
piano approvato dal governo israeliano che mira ad espellere 40 mila arabi beduini
dalla regione meridionale del deserto del Negev. Il piano "Prawer-Begin" approvato
dall’esecutivo di Tel Aviv prevede la demolizione di 40 villaggi beduini e la confisca
di oltre 70 mila ettari di terra. I beduini, ha sottolineato la Pillay, hanno gli
stessi diritti che hanno gli altri abitanti israeliani ed ha aggiunto che il governo
di Tel Aviv deve riconoscere i diritti di proprietà sulla terra della comunità beduina.
Per la Pillay, il governo israeliano sta perseguendo una “politica discriminatoria”
nei confronti di questa popolazione e dunque il piano "Prawer-Begin" deve essere fermato.
Nel deserto del Negev vivono oltre 260 mila beduini, molti dei quali in condizioni
di estrema povertà. In questi giorni si sono moltiplicate le manifestazioni di protesta
per chiedere di fermare le demolizioni. Nei giorni scorsi, inoltre, Amnesty International
ha chiesto con forza di non procedere con il piano di espulsione dei beduini. (A.G.)